Un fascio di luce, una sorta di “messaggero della conoscenza”, ha viaggiato attraverso l’inesplorato spazio interplanetario, giungendo fino alla Terra da una distanza incredibile di 226 milioni di chilometri. Questo encomiabile exploit non arriva però da qualche sconosciuto angolo dell’universo né da qualche misteriosa civiltà aliena: è un’operazione del tutto umana, che è stata compiuto dalla sonda Psyche della NASA, mentre si avventurava verso il suo ambizioso obiettivo: l’asteroide omonimo situato tra le orbite di Marte e Giove.
- Un fascio di luce dallo spazio alla Terra: il “messaggero della conoscenza”
- Perché si tratta di un successo interplanetario?
- Quali sono gli obiettivi della sonda Psyche della NASA?
Un fascio di luce dallo spazio alla Terra: il “messaggero della conoscenza”
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La sonda Psyche ha trasmesso verso il nostro pianeta un fascio di luce attraverso un laser a infrarossi, inviato per 226 milioni di chilometri, una volta e mezzo la distanza tra Terra e Sole.
La tecnologia all’avanguardia di comunicazione laser, conosciuta come Deep Space Optical Communications (DSOC), ha superato ogni aspettativa. Dopo una serie di test preliminari, la sonda ha inviato con successo dati dalla più grande distanza mai tentata per questo tipo di comunicazione. La velocità di trasmissione, 25 Mbps, ha sfidato ogni obiettivo, superando di gran lunga le previsioni iniziali di 1 Mbps.
Il messaggio trasmesso consisteva in dati tecnici, un’istantanea del progresso della missione, che normalmente sarebbero stati inviati alla Deep Space Network (DSN) tramite onde radio. Tuttavia, questa volta, i dati sono stati trasmessi tramite fascio laser infrarosso, aprendo nuove frontiere nell’interazione tra la tecnologia spaziale e la comunicazione ottica.
Perché si tratta di un successo interplanetario?
Il successo di questo test è un baluardo del potenziale delle comunicazioni ottiche nello spazio profondo. Il downlink dei dati è stato un momento epocale, con circa 10 minuti di informazioni trasferite in modo impeccabile. Meera Srinivasan, responsabile delle operazioni presso il Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, ha sottolineato l’importanza di questo risultato, evidenziando come le comunicazioni ottiche possano integrarsi con i sistemi di comunicazione a radiofrequenza dei veicoli spaziali.
Ma l’avventura non finisce qui. Il prossimo test, programmato per giugno, sarà ancor più ambizioso. Con la sonda Psyche distante 2,5 volte la distanza tra Terra e Sole, ci si avvicina alla distanza massima tra Marte e il nostro pianeta. Se i risultati saranno all’altezza delle aspettative, potremmo assistere a un passo avanti cruciale: l’istituzione di una rete di comunicazione ottica che potrebbe essere fondamentale per il futuro sogno di conquistare Marte.
Quali sono gli obiettivi della sonda Psyche della NASA?
L’esperimento, in realtà, è stato in qualche modo accidentale. La sonda Psyche della NASA – lanciata il 14 ottobre 2023 e che dovrebbe raggiungere l’asteroide nel 2026 – ha infatti come obiettivo principale lo studio dell’asteroide metallico 16 Psyche. Il motivo è presto detto: si crede che questo asteroide sia un nucleo esposto di un protopianeta primordiale, distrutto da una collisione violenta con un altro oggetto celeste che ne ha rimosso gli strati esterni.
Al di là del successo della comunicazione con la Terra via infrarossi intrapresa dalla NASA, dunque, la mission della sonda è quella di ottenere informazioni sui processi avvenuti durante la formazione del Sistema Solare, circa 4,5 miliardi di anni fa.