Il principe Harry e Meghan Markle, da tempo sotto i riflettori del gossip internazionale, sembrano attraversare un periodo difficile non solo dal punto di vista delle relazioni familiari, ma anche sul versante finanziario. Per loro, infatti, è giunto il momento di fare i conti con i numeri della loro Archewell Foundation. I dati fiscali del 2022 sono stati resi pubblici, rivelando uno scenario finanziario tutt’altro che roseo per il principe e la duchessa. Che lavorano un tempo veramente minimo rispetto alle dimensioni della loro charity.
Fondazione Archewell sull’orlo del fallimento? Le conseguenze per Harry e Meghan
La Fondazione Archewell ha diffuso i dati fiscali relativi al 2022, e il quadro che ne emerge è quanto meno desolante: sembra che la charity di Harry e Meghan Markle stia vivendo un vero e proprio flop finanziario.
Nel 2021, la Fondazione aveva beneficiato di oltre 10,3 milioni di sterline (circa 12 milioni di euro) in donazioni provenienti da vari sostenitori, ma l’anno successivo è stata una storia completamente diversa. I documenti finanziari rivelano che solamente due donatori hanno contribuito, ciascuno con 795.210 sterline (ovvero 1 milione di dollari, 925mila euro), rappresentando un calo vertiginoso di oltre 8,7 milioni di sterline (più di 10 milioni di euro) in un solo anno.
La Fondazione di Harry e Meghan ha subito quindi una perdita economica significativa, registrando una cifra di 536.357 sterline (più di 622mila euro) a causa del drastico calo delle donazioni. Un elemento, questo, che rappresenta una situazione estremamente critica. La fondazione della coppia reale sembra essere in balia di una crisi finanziaria, lasciando una serie di interrogativi sul futuro della loro istituzione benefica.
Harry e Meghan Markle lavorano solo un’ora a settimana?
Un aspetto particolarmente sconcertante emerso dai documenti fiscali è la sorprendente rivelazione che Harry e Meghan Markle lavorano soltanto un’ora alla settimana per la Fondazione Archewell. Nonostante ricoprano i ruoli di fondatori e dirigenti della stessa, il loro impegno è apparentemente minimo.
Questo aspetto, seppur sorprendente, non è del tutto inusuale nel contesto delle organizzazioni filantropiche. Il fatto che i documenti mostrino una media di un’ora di lavoro settimanale potrebbe sembrare scandaloso, ma per i dirigenti di organizzazioni filantropiche non è poi così insolito.
Basta fare due conti. Se si tengono quattro riunioni del consiglio di amministrazione all’anno, ciò si traduce in pratica in 12 ore di lavoro a trimestre. Il che è una quantità di tempo sufficiente e tipica per i membri del consiglio di amministrazione per agire. Questo perché la posizione dei dirigenti di una fondazione è quella di stabilire la missione e la visione, assicurarsi di assumere le persone giuste per portarle avanti, determinare la governance dell’organizzazione, assicurarsi che le finanze siano controllate in modo appropriato e assicurarsi di comprendere appieno le finanze dell’organizzazione e poi, se concedono sovvenzioni, approvare tali sovvenzioni.