Un dipinto meraviglioso come altri non ne esistono, un quadro celebre in tutto il mondo, un’opera ammirata dai più grandi storici d’arte: la Gioconda o Monna Lisa, è una di quelle opere d’arte intorno alla quale ruotano ancora misteri e leggende. E ne spunta uno, che si trascina da secoli, su chi sia la donna dipinta da Leonardo.
- Che differenza c'è tra la Monna Lisa e la Gioconda?
- Chi è la donna ritratta nella Gioconda?
- Il mistero della Gioconda: chi era Lisa Gherardini
- Quanto vale la Gioconda?
- I francesi hanno rubato la Gioconda agli italiani? Si tratta di un falso
Non si finisce mai di imparare, ma anche di “scoprire”, ed è proprio questo ciò che è accaduto al dipinto di da Vinci. Con una dimensione di soli 73×53 cm (che rendono l’originale estremamente piccolo rispetto ai poster che si trovano in giro) si tratta uno dei quadri più discussi della storia. Ma ha ancora molto da raccontare e da celare.
A tanti è infatti venuto spontaneo chiedersi: ma chi è la Monna Lisa? Andiamo a scoprirlo insieme. In questo articolo, ci immergeremo nelle profondità dell’arte e della storia per svelare l’identità e i segreti che circondano questo enigmatico ritratto, gettando nuova luce su uno dei capolavori più iconici dell’arte occidentale.
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Che differenza c’è tra la Monna Lisa e la Gioconda?
La Gioconda è l’unico ritratto di Leonardo da Vinci di cui non sia stata messa in dubbio la paternità. L’opera è comunemente conosciuta con due denominazioni: Monna Lisa e, appunto, Gioconda. La prima definizione risale a Giorgio Vasari (1511-1574), pittore, architetto e storico dell’arte italiano, e la seconda a Cassiano dal Pozzo (1588-1657), intellettuale e collezionista d’arte, creatore del Museo Cartaceo.
In generale, sia “Gioconda” che “Monna Lisa” si riferiscono allo stesso dipinto. Tuttavia, in Italia è più comune usare la prima definizione, mentre nel mondo anglosassone e all’estero in generale, è più comune la seconda.
Chi è la donna ritratta nella Gioconda?
Molte ipotesi sono state fatte sull’identità della donna ritratta nella Gioconda, ma una delle teorie più accreditate suggerisce che si tratti di Lisa Gherardini, la moglie del ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo. Secondo la leggenda, il ritratto sarebbe stato commissionato da Francesco come un omaggio speciale alla sua amata sposa, da cui deriva il nome “Monna Lisa“. Da questa definizione deriva anche il nome di “Gioconda”, in riferimento al nome del marito. Questa teoria ha radici storiche e ha guadagnato notorietà nel corso dei secoli. Ma di teorie sulla Gioconda ce ne sono tantissime.
Tuttavia, Luca Tomio, uno storico d’arte, qualche anno fa ha avanzato un’ipotesi intrigante. Secondo Tomio, la donna potrebbe invece essere Isabella d’Aragona Sforza, madre di Francesco Maria Sforza ed erede del Ducato di Milano. La storia racconta che Isabella morì tragicamente cadendo da un cavallo mentre tutti attendevano il suo ritorno dalla Francia. Questa teoria ha aggiunto un nuovo strato di mistero alla Gioconda, poiché suggerisce una connessione con eventi storici cruciali del suo tempo.
Altre identificazioni storiche proposte nel corso degli anni includono Isabella d’Este, una delle figure più influenti del Rinascimento italiano, Caterina Sforza, una donna di grande forza e determinazione, e persino la madre stessa di Leonardo, Caterina Buti del Vacca.
Il mistero della Gioconda: chi era Lisa Gherardini
La tradizione è però piuttosto unanime nel sostenere che l’opera rappresenti Lisa Gherardini, una donna che aveva una connessione notevole con la vita di Leonardo da Vinci. In quel periodo, durante il suo terzo soggiorno fiorentino, Leonardo abitava una casa dell’Arte dei Mercatanti in via de’ Gondi, a pochi passi da piazza della Signoria, che erano proprio di un ramo della famiglia Gherardini di Montagliari.
Questa apparentemente facile identificazione ha come fonti antiche un documento del 1525, in cui vengono elencati alcuni dipinti che si trovano tra i beni di Gian Giacomo Caprotti, detto “Salaì,” allievo di Leonardo che seguì il maestro in Francia. In questo documento, l’opera è menzionata appunto come “la Joconda.”
La vera Monna Lisa, quindi, è Lisa di Antonmaria Gherardini, detta anche Lisa del Giocondo. Era una donna appartenente all’aristocratica famiglia dei Gherardini di Montagliari. In giovane età, Lisa sposò Francesco di Bartolomeo del Giocondo, un mercante di tessuti e seta che in seguito divenne un funzionario d’alto livello della repubblica fiorentina. Da questa unione nacquero cinque figli, conducendo quindi una vita borghese piuttosto confortevole. Tuttavia, il destino di Lisa Gherardini prese una piega inaspettata quando suo marito morì di peste nel 1538. Per testamento, siglato da Piero da Vinci, padre di Leonardo, Francesco aveva stabilito che, alla sua scomparsa, venisse restituita a Lisa la dote, consegnandole inoltre il suo abbigliamento personale ed i suoi gioielli, al fine di garantirle una vecchiaia confortevole e agiata.
Quanto vale la Gioconda?
Difficile non essere d’accordo nell’affermare che il valore della Gioconda sia inestimabile, già solo per la sua importanza nella storia, nella cultura e nell’arte. Ma il dipinto a olio realizzato da Leonardo da Vinci nel ‘500, che ad oggi è visitabile al museo del Louvre di Parigi, sembra avere un prezzo ben preciso.
Gli esperti parlano di più di 850 milioni di dollari quando si tratta di stimare il valore finanziario della Gioconda. Tuttavia, è importante sottolineare che questa cifra è solo un punto di partenza. Il valore reale dell’opera può superare di gran lunga questa stima, ma è quasi impossibile quantificare l’importanza culturale e storica che questa opera rappresenta per l’intera umanità.
Quando nel 1517 Leonardo vendette l’opera a Re Francesco I, ricavò qualcosa come 4mila scudi d’oro, una somma considerevole all’epoca.
Oggi, ad ogni modo, un’opera di così tanto valore come la Gioconda non ha un vero e proprio prezzo. È considerata una delle opere più insostituibili e preziose del patrimonio artistico mondiale. Tuttavia, si stima che la Gioconda sia assicurata per circa 100 milioni di dollari.
I francesi hanno rubato la Gioconda agli italiani? Si tratta di un falso
È credenza comune che, per il fatto che la Gioconda sia conservata al Louvre, i francesi abbiano “rubato” il quadro all’Italia, che ne sarebbe la legittima proprietaria. Si tratta però di un falso mito, una credenza popolare.
Fu infatti lo stesso Leonardo da Vinci a portarlo con sé in Francia nel 1516, vendendolo legittimamente a Re Francesco I, quindi rendendolo di proprietà della Francia, tanto da includerlo nelle collezioni reali.
Luigi XIV lo fece spostare nel palazzo di Versailles e, dopo la Rivoluzione, fu invece esposto al Louvre. Qui è rimasto fino ad oggi, tranne durante alcune guerre (nelle quali veniva messo al sicuro) e nel periodo napoleonico, quando Bonaparte lo fece mettere nella sua camera da letto.
Non è vero dunque che Napoleone, durante la Campagna d’Italia, rubò il quadro per portarlo con sé. Semplicemente perché era già in Francia da 200 anni! Quel destino, però, lo subirono altre opere italiane conservate al Louvre… Ad oggi, comunque, la Gioconda è di proprietà dello stato francese.