Il coreografo di X Factor contro Roshelle: "Mi hai copiato"

Luca Tommassini si è scagliato su Facebook contro Roshelle, cantante di X Factor, accusandola di aver copiato le sue coreografie

25 Gennaio 2017
Fonte: Twitter

Luca Tommassini, coreografo di X Factor, attacca Roshelle sui social, accusandola di aver copiato le sue coreografie, usandole nel video del suo ultimo singolo. Sul proprio profilo Facebook, il direttore artistico di X Factor, si è scagliato contro la pupilla di Fedez, accusandola di non aver citato gli autori delle coreografie del suo video, ossia lui e Filippo Ranaldi. “Cara Roshelle mi congratulo con te per questo video – si legge nel post – le coreografie sono bellissime!… ma vorrei farti notare che le coreografie non sono tue, sono di Filippo Ranaldi Full e mie… appartengono poi ad X Factor Italia …. sono frutto del lavoro del mio team e della mia direzione artistica”.

Luca Tommassini ha poi proseguito affermando: “Mi sorprende anche che non ringrazi nessuno per averle utilizzate, nemmeno il bravo Filippo che ha messo su i passi, Peter assistente alle coreografie e tutti i ragazzi che si sono uccisi in sala prove per e con te”. “In undici edizioni di #xfactor tra quello italiano e spagnolo non mi è mai successa una cosa del genere – ha concluso il direttore artistico -. Peccato che in Italia non siano protette le coreografie dal diritto di autore. È scandaloso perché c’è gente che ci mangia con questo mestiere, ci sopravvive!”.

Non è la prima volta che Tommassini litiga con uno dei talenti di X Factor. Qualche tempo fa era stata la volta di Marco Mengoni, con cui il coreografo si era duramente scontrato dopo averlo sostenuto a lungo nel suo percorso all’interno del talent. “Se parlo pubblicamente lo faccio perché voglio bene a Marco e credo che sia un fenomeno. L’ho sempre detto e lo crederò sempre – aveva spiegato il ballerino – i sono modi e modi per agire e per separarsi dalle persone… tutti quelli che lo hanno coccolato, curato e che gli hanno dato da mangiare e un posto dove dormire vanno solo ringraziati e non trattati da cani. La delusione c’è ed è umana di sicuro non artistica perché chi ha lavorato con lui finora ha fatto il possibile, anzi l’impossibile, per farlo emergere come lui voleva”.

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