Dermatite da bagnante, bolle e prurito al mare per questi batteri

Sudore, grande caldo, batteri nascosti nella sabbia mettono a rischia la nostra epidermide: ecco come difendersi

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Quanto è bello fare il bagno in mare d’estate. Con il caldo rovente di questa estate, avere la possiblità di un bagno rinfrescante, è forse uno dei desideri principali degli italiani. Ma attenzione, anche una semplice attività come quella di bagnarsi in mare, può comportare un minimo di rischio. E non stiamo parlando di pesci pericolosi, ma del pericolo che la nostra pelle corre a contatto con i batteri che normalmente vivono sulla spiaggia.

La sabbia, infatti, può creare irritazione e quindi infiammare la nostra epidermide. I fattori sono molteplici, ad iniziare dalla comune dermatite da contatto, che si può manifestare proprio a causa del contatto con composti irritanti presenti nella sabbia. C’è un altro tipo di dermatite molto comune, sperimentata da milioni di persone, cioè la dermatite atopica, spesso legata a situazioni stressogene, che durante l’estate tende a scomparire per l’azione antinfiammatoria naturale dei raggi solari e perché nel periodo di vacanza lo stress tende a diminuire rispetto alla routine; la dermatite da contatto, invece, si può manifestare in chi ha un tipo di pelle predisposta a reagire quando entra in contatto con sostanze irritanti.

Ma non è ancora tutto. Sulle rive dei laghi o del mare ci sono alcuni batteri, funghi o parassiti responsabili di infiammazioni cutanee, che potremmo definire dermatiti da spiaggia, provocate dall’esposizione solare o dal contatto con la sabbia o con l’erba. Uno dei modi per cercare di evitare spiacevoli dermatiti è di asciugare la pelle resa umida dal sudore, che rappresenta un fattore irritante per chi soffre di dermatite atopica, provocando la comparsa di piccole irritazioni. Una regola da non dimenticare mai è di fare una doccia appena usciti dall’acqua o in presenza di molto sudore e di asciugarsi bene.

Grande attenzione, inoltre, bisogna porre attenzione ad eventuali sintomi che compaiono sull’epidermide: se la pelle si arrossa, si formano piccole lesioni, che assumono la forma di pustole insieme alla comparsa di prurito, allora si può pensare all’impetigine, soprattutto se si tratta di bambini. Questa patologia rappresenta una delle cause principali dei problemi dermatologici che possono comparire quando si passano le vacanze giocando sulla sabbia, di solito si risolvono in breve tempo, magari usando farmaci da banco che possono lenire i fastidi. Ma in casi più problematici, bisogna attivarsi con uno specialisti, perché a causarla sono due tipi di batteri: gli stafilococchi e gli streptococchi, che sfruttano la debole flora batterica cutanea dei più piccoli.

Un altro nemico della pelle sono le micosi cutanee, che amano i luoghi umidi, e quale periodo migliore dell’estate per attaccare la pelle? Anche in questo caso, non c’è alcun allarme, perché il fungo si propaga molto lentamente, per questo non deve essere mai sottovalutato; la cura specifica si basa su farmaci antimicotici, che vanno assunti per tutto il periodo indicato anche se la macchia del fungo tende a scomparire alla vista, ma rimane nascosto.

E chiudiamo questa rassegna di dermatiti con un parassita che si chiama cercaria e di solito si annida in acqua dolce, dove le larve possono depositarsi sulla pelle determinando pustoline e vesciche. Anche in questo caso, il quadro si affronta con antistaminici per bocca, allo scopo di controllare il prurito, oltre che con farmaci da applicare localmente.

 

 

 

 

 

 

 

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