Furti, stuzzicadenti nei citofoni: il 'rumoroso' trucco per rubare indisturbati

Furti in crescita a Roma: la nuova tecnica dei ladri mette in guardia la città! Scopri la tattica stuzzicadenti nei citofoni.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Anche nel cuore delle metropoli più caotiche, una vecchia tattica rubata dai topi d’appartamento nelle villette più isolate ha trovato una propria rielaborazione, ma con un nuovo adattamento che la rende adatta anche alle città. Lontano dalle case di periferia e dal buio della notte, i ladri urbani hanno adottato un metodo ingegnoso per riuscire a svaligiare appartamenti indisturbati. A Roma si sta verificando una vera e propria emergenza di questo tipo. Non ci resta che andare a scoprire in cosa consiste.

Stuzzicadenti nel citofono: la nuova tecnica dei topi d’appartamento in piena città

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Quando cala il sole e le strade si svuotano, o in quelle rare zone poco illuminate anche di giorno, i malintenzionati che intendono portare a segno dei colpi in appartamento hanno messo a punto una tattica sempre più diffusa

L’obiettivo sono i citofoni degli edifici residenziali. Arrivati davanti al quadro, i ladri inseriscono punte di stuzzicadenti tra i pulsanti del citofono. Il risultato? Un concerto di suoni fastidiosi che inizia a echeggiare negli interni dell’edificio. Se nessuno risponde al richiamo e se non c’è alcuna reazione da parte degli inquilini disturbati dal continuo tintinnio, i malviventi traggono la loro conclusione: l’appartamento è vuoto ed è il momento perfetto per agire indisturbati.

L’allarme lanciato su Facebook: la tattica sempre più diffusa a Roma

Per quanto riguarda Roma, l’allarme è stato lanciato ancora una volta dal web. Su un gruppo Facebook del quartiere Monte Mario, un utente sconcertato ha condiviso la sua scoperta inquietante con gli altri concittadini: il suo citofono era stato riempito di stuzzicadenti.

A prima vista poteva sembrare una bravata ma, incuriosito dal gesto, ha deciso di investigare online e ha fatto una scoperta sconcertante, ovvero che queste tecniche sono spesso associate a tentativi di furto. E questo metodo, che una volta sembrava relegato alle sole periferie e ai sobborghi, si è insinuato nelle strade trafficate e nei condomini del centro.

Come prevenire questo tipo di furti?

Con la diffusione della tecnica degli stuzzicadenti nei citofoni anche all’interno delle città, è necessario adoperarsi per una prevenzione efficace.

Il nostro primo consiglio è quello di ispezionare regolarmente il proprio citofono, per assicurarsi che non ci siano stuzzicadenti o altri oggetti inseriti nei pressi dei tasti o del microfono, né che ci siano frammenti di stecchini a terra.

Quando possibile, inoltre, è meglio optare per l’installazione di un videocitofono digitale che consente non solo di vedere chi è alla porta prima di aprila, ma che permette anche di rispondere a distanza dal proprio smartphone, dando alla persona alla porta l’impressione che si sia in casa.

Infine, per quanto banale, l’installazione di un sistema di allarme può scoraggiare i ladri.

Qualora vediate degli stuzzicadenti nel vostro citofono o nelle sue immediate vicinanze, la prima cosa da fare è quella di avvertire la polizia per segnalare la cosa.

Sembrano consigli banali e apparentemente semplici, ma possono fare la differenza. D’altronde, per quale motivo rischiare di essere derubati in casa se si può prevenire?

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