Guadagni 3mila € per salire 161 gradini: il lavoro che molti rifiutano

Lavorare come guardiano di un faro su un'isola tedesca: equivale allo stipendio di un dirigente in Italia

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Molto spesso si sente parlare di ruoli lavorativi offerti con compensi significativi che, nonostante l’attrattiva delle retribuzioni, non riescono a trovare candidati disponibili. Questo fenomeno potrebbe essere attribuito alla percezione diffusa di certi lavori come estenuanti o impegnativi. Esploriamo allora alcune situazioni recenti in cui offerte di lavoro vantaggiose, come nel caso di un autista UPS e delle posizioni aperte presso Plastic Puglia, nonostante i salari allettanti, si scontrano con l’apparente mancanza di interesse da parte dei potenziali candidati.

Il lavoro dei sogni in un faro

Il comune di Wangerooge, un’isola tedesca pittoresca nel Mare dei Wadden, ha emesso un avviso alla ricerca di un guardiano per il suo vecchio faro sul Mare del Nord. Il requisito fondamentale per il lavoro è la mancanza di vertigini, in quanto il candidato dovrà arrampicarsi sulla struttura alta 39 metri per aprire e chiudere l’accesso. Conoscenze sulle maree e sulla navigazione sono apprezzate, ma non essenziali.

Il faro, sebbene non sia più in funzione dal 1969, è diventato un punto di osservazione turistica popolare e un simbolo della Frisia orientale. Il guardiano avrà il compito di gestire la vendita dei biglietti, controllare gli ingressi, mantenere le aree verdi e vendere souvenir. Anche se il faro è attualmente chiuso per restauro, una volta terminati i lavori, il guardiano sarà responsabile della manutenzione ordinaria.

Per quanto riguarda lo stipendio, l’annuncio fa riferimento al contratto collettivo di servizio pubblico, che potrebbe variare a seconda delle qualifiche del candidato, con un massimo tra i 2.929 euro e i 3.570 euro al mese. Anche se l’alloggio nell’edificio non è possibile a causa delle dimensioni ridotte, le autorità locali si sono impegnate ad assistere il guardiano nella ricerca di una sistemazione nell’area, nonostante la scarsità di abitazioni nelle Isole Frisone Orientali. Presto la struttura dovrebbe riaprire gradualmente, offrendo ai visitatori l’opportunità di esplorare il museo dell’isola e godersi la vista panoramica dalla cima del faro. Tra le attività preferite dai visitatori, c’è anche lo scambio dei voti nuziali nell’ex sala del guardiano, rendendo questa posizione non solo una professione, ma anche un’esperienza indimenticabile nella bellissima cornice delle Isole Frisone Orientali.

L’autista che ha guadagnato 1500 in 7 giorni

In un video pubblicato su TikTok, un autista ha mostrato la sua busta paga settimanale equivalente a circa 1.500 euro per 42 ore di lavoro. La somma ha sorpreso molti utenti, alcuni dei quali hanno espresso invidia nei commenti, dicendo di non aspettarsi che un autista UPS guadagnasse più di loro nonostante anni di esperienza nel settore e una laurea.

In Italia c’è un’azienda che non trova autisti

Dall’altra parte, però, nel nostro Paese, il fondatore di Plastic Puglia, Vitantonio Colucci, cerca autisti da assumere da diversi mesi senza successo, nonostante le offerte vantaggiose dell’azienda, come un bonus per la nascita dei figli e salari mensili fino a 2.200 euro, con straordinari e trasferte.

Colucci è perplesso sulla mancanza di candidati e suggerisce che lo Stato dovrebbe facilitare l’incontro tra offerte di lavoro e richieste di impiego. La Plastic Puglia cerca autisti disposti alla mobilità nazionale, offrendo stipendi regolari e un ambiente di lavoro positivo. Nonostante ciò, l’azienda non riesce a colmare le posizioni aperte.

Il lavoro da 39mila euro che in pochi vogliono fare

Alla fine di agosto, il numero dei disoccupati in Italia si aggirava intorno ai 2 milioni, di cui ben 785mila erano giovani tra i 15 e i 34 anni. Tuttavia, secondo il Ministro del Lavoro, Marina Calderone, la situazione potrebbe essere ancora più grave, con oltre un milione di posti di lavoro vacanti nel Paese. Questa discrepanza ha suscitato interrogativi cruciali tra gli osservatori, con la Cgia di Mestre che si è chiesta come sia possibile tale paradosso. Secondo i dati di settembre, provenienti dal Sistema Excelsior-Unioncamere-Anpal, nel corso del 2022, su un totale di 5,2 milioni di assunzioni previste dal settore imprenditoriale e dai servizi professionali, oltre il 40% di queste posizioni sarebbe risultato di difficile reperimento. In altre parole, l’anno scorso potrebbero essere rimasti scoperti circa 2 milioni di posti di lavoro, a causa della mancanza di candidati qualificati o per altri motivi.

Perché, nonostante ci siano opportunità di lavoro, la disoccupazione rimane elevata, superando la media europea? Le figure maggiormente richieste sono diverse ed in diversi settori: saldatori, medici di medicina generale, ingegneri elettronici, intonacatori, dirigenti d’azienda, meccanici, infermieri e tecnici manutentori. E non per tutti questi mestieri e professioni si richiede una preparazione formativa elevata. Non serve la laurea per ogni lavoro, insomma.

La figura dell’ingegnere elettronico

L’ingegnere elettronico è un professionista specializzato nella progettazione, sviluppo e manutenzione di dispositivi elettronici e sistemi di comunicazione. Questi esperti lavorano su una vasta gamma di tecnologie, compresi circuiti, sensori, componenti elettronici avanzati e software dedicati. La loro competenza è fondamentale per l’industria elettronica e delle telecomunicazioni, nonché per settori come l’automazione industriale, l’energia rinnovabile e l’elettronica di consumo.

Gli ingegneri elettronici svolgono un ruolo cruciale nella progettazione di dispositivi come smartphone, computer, telefoni cellulari, elettrodomestici intelligenti, sistemi di navigazione e molto altro. Lavorano anche su progetti più complessi, come reti di comunicazione, sistemi di controllo automobilistico e dispositivi medici avanzati.

Dal punto di vista salariale, gli ingegneri elettronici godono di stipendi competitivi. Tuttavia, il loro reddito può variare notevolmente in base all’esperienza, alla specializzazione, all’area geografica e all’industria in cui lavorano. Lo stipendio medio in Italia per il 2022 che può percepire un ingegnere elettronico è di circa € 24.000 lordi annui se si trova all’inizio della sua carriera. I lavoratori con un’esperienza media, con un’anzianità lavorativa compresa tra i 4 e i 9 anni, arrivano a cifre intorno a € 39.000 annui.

Gli ingegneri più esperti, che possono vantare dai 10 ai 20 anni di esperienza, possono ottenere un salario base intorno a € 60.000. Sebbene lo stipendio di un ingegnere elettronico in Italia sia oggettivamente più basso rispetto alla retribuzione che viene offerta in altri Paesi, possiamo dire che è comunque più elevato della retribuzione mensile media italiana.

Gli altri lavori molto ricercati

Ma oltre il lavoro da ingegneri, che prevede un percorso formativo di alto livello, oltre ad una propensione per materie scientifiche, ci sono almeno 3 lavori con cui i guadagni sono elevati, molto di più della media italiana di uno stipendio mensile che si aggira intorno ai 1.400 euro; eppure questi mestieri stanno scomparendo perché nessuno vuole farli. Se vi state chiedendo quali siano questi lavori ad alto reddito, ecco la risposta. Certamente non sono lavori alla moda o che hanno a che fare con la tecnologia, piuttosto, si tratta di ruoli di nicchia che tendono ad essere messi da parte.

Il primo lavoro redditizio è anche uno dei mestieri più antichi del mondo, senza il quale non esisterebbe la moda, ovvero un lavoro in sartoria: un mestiere adatto a chi ha una buona manualità, perché si deve saper cucire bene, a chi piacciono i vestiti; essendo un lavoro di nicchia, che in pochi vogliono fare, i sarti o le sarte disponibili sono molto richiesti dal mercato ed anche ben pagati.

Il secondo lavoro, molto antico, ed in via di sparizione è il calzolaio. Anche questo è un lavoro in cui la manualità è fondamentale, ma questo artigiano è ormai quasi scomparso, difficile, infatti, che si trovino negozi e che all’interno ci siano giovani con la voglia di mettersi in gioco. L’artigiano non è solo colui che può riparare le scarpe, ma può lavorare e sistemare la pelle e il camoscio.

Infine il terzo mestiere molto redditizio è la lavanderia: tutti, infatti, hanno bisogno di lavare i propri capi, dalle camicie ai piumoni, dai completi maschili agli abiti femminili ed aprire una lavanderia è di fatto un’attività impenditoriale, che in pochi, soprattutto tra i giovani, intendono aprire e perseguire. Per cui, se state cercando di cambiare vita e lavoro, tenete presente che sartoria, calzolaio e lavanderia sono tre attività con cui i guadagni sono alti, bastano solo buona volontà e voglia di mettersi in gioco con un lavoro poco tecnologico, ma molto soddisfacente.

 

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