Persone che hanno tanti soldi sono le peggiori a letto: lo studio

Uno studio mette in discussione la convinzione comune sul legame tra reddito e... prestazioni sotto le lenzuola

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Ci siamo mai chiesti perché tendiamo ad associare il successo finanziario con la qualità delle esperienze intime? È una credenza radicata pensare che chi guadagna di più sia automaticamente un amante migliore? Queste domande hanno recentemente trovato una risposta in uno studio condotto su un vasto campione di persone, rivelando una nuova prospettiva.

Lo studio che sfata il mito che lega ricchezza e passionalità

Il rapporto tra ricchezza e abilità amorose, infatti, ha sempre suscitato curiosità. Uno studio, riportato dal Daily Star, ha portato alla luce un’affermazione inaspettata per molti: sembra infatti che il successo finanziario non sia affatto sinonimo di altrettanto successo sotto le lenzuola.

La ricerca solleva il dibattito riguardo alle connessioni tra il successo finanziario e le abilità a letto. Lo studio, condotto nel Regno Unito su un campione di 2mila individui, ha svelato una prospettiva inattesa: sembra che il denaro non sia garanzia di performance in camera da letto. Vengono così messe in discussione le fondamenta delle convinzioni comuni, sollevando domande sul vero significato dell’eccellenza nella sfera intima.

I dati dello studio su guadagni e intimità

Contrariamente alle aspettative, solo una piccola percentuale, circa il 3% dei partecipanti, ha espresso pareri favorevoli sulle abilità amorose di coloro considerati “ricchi” con stipendi superiori alle 100mila sterline. Al contrario, il 21% ha identificato una migliore esperienza con partner che percepivano salari più modesti, compresi tra le 15mila e le 25mila sterline.

Le relazioni di Sandra: quella con il banchiere e quella con il barista

Un esempio è quello di Sandra Lowe, 43 anni, che ha condiviso la sua esperienza. Pur essendo stata coinvolta in una relazione con un uomo d’affari che guadagnava 150mila sterline all’anno e ulteriori bonus, ha affermato che le prestazioni sotto le lenzuola erano deludenti. Ha poi parlato di una relazione con un barista, che guadagnava 23mila sterline annue, sottolineando invece le sue eccellenti doti nell’intimità.

Sandra ha poi commentato: “Il banchiere aveva tutto, regali costosi, vacanze da sogno e una Porsche, ma mancava di passione e coinvolgimento nel momento più intimo”.

L’esperta conferma: il denaro, nelle relazioni autentiche, c’entra poco

La testimonianza rafforza il parere dell’esperta di relazioni Jessica Leoni, del Married Dating UK, che sottolinea come il vero valore in un rapporto amoroso non sia legato al saldo bancario. Jessica afferma che la vera qualità di un amante risiede nella comunicazione, nella connessione emotiva e nel rispetto reciproco, aspetti fondamentali che non possono essere comprati. “Non si tratta di regali costosi o cene lussuose, ma di come due persone si comprendono e si rispettano a vicenda”, ha sottolineato Jessica.

Sebbene quindi il denaro possa portare lusso e comfort nella vita di tutti i giorni, l’abilità e la soddisfazione nell’intimità sono aspetti che vanno ben oltre i confini del conto in banca. Forse, come suggerisce lo studio, la vera ricchezza in una relazione non si misura in denaro, ma in connessioni autentiche e passione genuina.

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