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Il Pimpa, il clown che fa sorridere i bambini della Siria

Il Pimpa è un clown che porta il sorriso in Siria, fra i bambini di Aleppo

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Si chiama il Pimpa ed è un clown che in Siria aiuta i bambini a sorridere di nuovo. Il suo vero nome è Marco Rodari, 42enne originario di Leggiuno, paese in provincia di Varese da cui è partito per aiutare i piccoli di Aleppo e far dimenticare loro i dolori della guerra.

“La mia è una grande responsabilità: sono uno dei pochi clown che riesce ad andare in questi luoghi – ha svelato -. Io non cerco la guerra, ma i sorrisi dei bambini”.

Il clown è arrivato in Siria con una delegazione religiosa dei sacerdoti del Verbo Incarnato con cui collabora da ben 10 anni. “Avevo un programma preparato dai sacerdoti – ha rivelato – spettacoli in scuole o strutture della chiesa rivolti ai bambini, a tutti, a prescindere dalla loro fede. Perché i bambini sono tutti uguali”.

In Siria ogni mattina Marco il Pimpa si aggirava fra le macerie di Aleppo, raggiungendo i bambini: “Cominciavo facendo la cosa più semplice: raccoglievo un sassolino, lo facevo sparire e riapparire – ha raccontato -. Così, le macerie spariscono, insieme alla guerra. La mia valigia di cartone con gli oggetti magici si trasforma in qualcosa di straordinario per loro: i bambini in queste situazioni solitamente non hanno mai visto la magia”.

Rodari ha svelato di non vestirsi mai da clown: “Il massimo è il naso rosso e un cappellino. A volte neanche quello – ha spiegato -. Arrivo vestito normalmente, da civile, con la valigia di cartone. Questo anche perché bisogna guadagnarsi la fiducia, devi entrare in punta di piedi. Sono luoghi dove c’è una tensione enorme”.

Il Pimpa non indossa più nemmeno le scarpe: “Non le indosso più, perché se ci fosse da correre rischierei di inciampare – ha svelato -. Mi è capitato di dover fuggire dai bombardamenti. Ho vissuto a Gaza e quando c’era la tregua di un ora o due, saltavo su di un’ambulanza e scendevo al volo. Stavo in giro il tempo della tregua e quando finiva eri costretto a scappare per ripararti. Non puoi dire: fermi tutti mi devo struccare e cambiarmi le scarpe”.

Con l’aiuto del Pimpa molti bambini sono tornati a sorridere e a dimenticare la guerra: “Nelle zone di guerra i bambini disegnano carri armati, bombe e missili – ha ricordato -. Ma quando entrano in contatto con il clown solitamente tornano a disegnare sul foglio bianco cuoricini o magari anche un fiore”. I veri miracoli però avvengono altrove, negli ospedali. “Bambini feriti e traumatizzati che non parlavano con i medici hanno cominciato a parlare con me. Io non so che cacchio ho fatto”.

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