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Il 23 Dicembre arriva la sorpresa 'cadente' che porterà fortuna

Nella notte del 23 dicembre ci sarà il picco delle Ursidi, le ultime stelle cadenti del 2023. Basterà alzare il naso all'insù per vederle.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Il mese di dicembre è senz’altro magico per via delle sue atmosfere magiche e festose, ma forse non tutti sanno che è spesso accompagnato da spettacoli celesti che incantano gli osservatori notturni e gli appassionati d’astronomia. Dopo le meravigliose Geminidi, che hanno regalato luminosità ai cieli di dicembre nella prima metà di questo mese, è ora il turno delle Ursidi, uno sciame meteoritico che si prepara a farci sognare fino al giorno Natale (e in realtà anche un po’ oltre). In particolare, il 23 dicembre sarà la data in cui questo fenomeno celeste raggiungerà il suo picco, promettendo uno spettacolo unico che potrebbe portare fortuna a chi lo osserva.

Le Ursidi: l‘ultimo sciame meteorico del 2023

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Le Ursidi sono uno sciame meteorico minore che fa il suo ingresso nella seconda parte di dicembre, regalando a chi le osserva un’esperienza unica e affascinante.

Sarà l’ultima volta, nell’anno in corso, che potremo ammirare delle stelle cadenti, in un evento che si distingue per la sua connessione con la Costellazione dell’Orsa Minore. Contrariamente alle più luminose e famose Geminidi, le Ursidi vengono spesso messe in secondo piano tra gli sciami dicembrini, ma il loro fascino è unico.

Anche perché sono difficili da ammirare. Il radiante delle Ursidi è situato vicino alla stella Beta Ursae Minoris, la seconda stella più luminosa del Piccolo Carro, contribuendo a dare forma e nome a questo spettacolo celeste.

L’origine delle Ursidi e la cometa Tuttle: il loro legame

La storia delle Ursidi è legata a un passaggio speciale della Terra attraverso una regione densa di detriti spaziali. Questi detriti si incendiano nel momento in cui entrano nell’atmosfera terrestre, dando vita a una pioggia di meteore che ci sembrano essere stelle che cadono.

Una delle teorie più accreditate sulle origini delle Ursidi riguarda la cometa 8P/Tuttle, anche conosciuta semplicemente come Tuttle. Questa cometa periodica, composta principalmente da ghiaccio, completa il suo ciclo di rivoluzione intorno al Sole ogni 13 anni e mezzo.

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Osservare le Ursidi nel 2023: una sfida illuminata dal fascino lunare

Quest’anno, l’osservazione delle Ursidi potrebbe presentare alcune sfide. Oltre al loro basso tasso orario zenitale (ZHR), c’è da considerare anche il disturbo lunare. La Luna raggiungerà la fase di piena appena 4 giorni dopo il picco delle stelle cadenti, il che potrebbe rendere più complessa l’osservazione del fenomeno. Tuttavia, gli appassionati di astronomia non dovrebbero scoraggiarsi, ma piuttosto vedere questa sfida come un’opportunità per apprezzare ancor di più la bellezza delle Ursidi, anche se filtrata dal bagliore lunare.

Il 23 dicembre 2023 si preannuncia come una serata magica, in cui le Ursidi si esibiranno comunque nel loro spettacolo celeste unico nel suo genere. Osservare questo fenomeno potrebbe non solo regalare uno spettacolo indimenticabile ma anche portare con sé un tocco di fortuna per chi si lascerà incantare. Quindi, preparatevi a alzare gli occhi al cielo, a farvi avvolgere dalla magia delle Ursidi e a sognare sotto la luce delle stelle in questo periodo natalizio.

Chi ha scoperto le Ursidi?

Le Ursidi, inizialmente individuate dal fervente osservatore William Denning tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, hanno catturato l’attenzione degli studiosi grazie ai loro fascinosi fenomeni celesti. Dopo le prime scoperte, gli studi sull’origine di questo sciame meteorico furono inizialmente sporadici, ma il vero impulso alla ricerca coordinata giunse nel 1945 grazie al contributo del rinomato astronomo ceco Dr. Antonín Bečvář. In quell’anno, a differenza del passato, si osservò un’attività intensa, con uno straordinario tasso orario zenitale (ZHR) che toccò quota 100.

Successive indagini nel 1970, condotte da appassionati di astronomia britannici, sottolinearono un calo significativo dello ZHR, registrando valori molto bassi. Misurazioni effettuate tramite radiotelescopi in Norvegia tra il 1973 e il 1979 attestarono uno ZHR che oscillava tra 20 e 30, evidenziando un periodo di minore attività del fenomeno. Tuttavia, il 22 dicembre 1986, l’Europa fu nuovamente testimone di un’impennata, con lo ZHR che ritornò al valore sorprendente di 100.

La leggenda delle Ursidi

Come tutti gli sciami meteoritici, anche sulle Ursidi esistono diverse leggende diffusesi tra le storie per bambini dopo la loro scoperta. Andiamo a vederne una che abbiamo ritrovato per voi.

La leggenda narra che, molto tempo fa, quando il cielo notturno era il palcoscenico di storie scritte grazie alla disposizione delle stelle, di padre in figlio si tramandasse una leggenda sulle Ursidi che si intrecciava con le vicende epiche degli dèi dell’Olimpo.

In un regno celeste che si trovava al di là delle nuvole, la potente Era, regina degli dèi, aveva un amore segreto per la Terra e per le creature che la popolavano. Una notte, mentre passeggia tra le costellazioni, Era vide un’orsa madre dolcemente cullare i suoi cuccioli sotto un cielo punteggiato di stelle. Affascinata da questo spettacolo, decise di donare loro una benedizione eterna.

La signora dell’Olimpo scelse di trasformare l’orsa madre in una cometa luminosa, affinché la sua luce brillasse attraverso le notti perenne. Da quel momento, l’orsa madre divenne la custode degli astri notturni, un ponte tra il cielo e la terra. Era chiamò questa maestosa cometa Tutteleia, in onore del suo amore immortale.

Ma l’amore di Era non si fermò qui. Ella chiamò Zeus, signore degli dèi, a dar vita a una progenie che continuasse a portare luce nel buio della notte. Zeus, impressionato dalla gentilezza della dea, acconsentì. Da questa unione nacquero le Ursidi, una miriade di stelle cadenti che discendevano dalla scia luminosa di Tutteleia.

Le Ursidi, guidate dall’orsa madre cometa, iniziarono così a danzare tra gli astri ogni dicembre, portando la magia della notte a ogni angolo del cielo. Ed è per questo che, ogni anno, nel periodo in cui la Terra attraversa l’orbita della cometa, il cielo si anima di una pioggia di stelle cadenti messaggere luminosi del dono di Era e Zeus.

E così, quando quest’anno vedremo il cielo notturno brillare grazie alle Ursidi, ricordiamo che sono il frutto dell’amore segreto tra una regina degli dèi e il signore dell’Olimpo, una storia scritta tra le costellazioni per incantare chi ha il cuore aperto alla magia del firmamento.

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