La pizza con l’ananas fa rabbrividire ogni italiano, ma in realtà è uno dei piatti preferiti al mondo. Anche se il suo gusto non è dei peggiori,questo piatto rappresenta un’idea sbagliata o meglio, distorta della cucina italiana all’estero, ed è stata inventata da un imprenditore di origini greche, residente in Canada. Di italiano aveva ben poco, ma Sam Panopoulos ha avuto comunque il coraggio di creare la famosa pizza hawaiana e di annunciarsi al pubblico come detentore di questo “brevetto” nel 2010.
La pizza hawaiana è composta da una base normale di pasta per la pizza, dal pomodoro, da pezzettini di ananas e prosciutto cotto. Il suo gusto è tendente al dolce, senza perdere però le note salate classiche della pizza. Il sapore è totalmente diverso da tutto ciò a cui siamo abituati in Italia, ma per i canoni esteri invece si tratta di una vera delizia.
Sam Panopoulos era nato a Vourvoura, in Grecia, ma si era trasferito in Canada tra il 1952 e il 1954. Dopo aver assaggiato per la prima volta la pizza a Napoli, il businessman mangiò la sua prima pizza americana in Canada, a Windsor. Negli anni successivi rilevò un ristorante chiamato “Satellite”, a Chatham in Ontario, insieme ai due fratelli Elias e Nikitas. Il menù proponeva piatti tipici americani come gli hamburger e le patate fritte, con qualche incursione cinese, unendo quindi il gusto agrodolce. Nel 1960 il suo ristorante iniziò a servire anche le pizze: erano tra le prime in nord America. Due anni dopo gli venne l’idea di provare a inserire un po’ di ananas come topping della pizza, ma subito non fu apprezzato dai suoi clienti; ci vollero infatti diversi anni prima che la pizza hawaiana venisse amata dal pubblico americano su larga scala. Nel 1980 Panopoulos fu costretto a vendere il ristorante e si trasferì a London, sempre in Ontario, dove continuò a lavorare nella ristorazione. Purtroppo, l’inventore della pizza con l’ananas è morto per cause sconosciute all’età di 83 anni, lo scorso 7 giugno nell’ospedale della sua cittadina di residenza. Il mondo intero ha pianto la sua scomparsa, persino chi all’inizio era indignato per la sua particolare creazione gastronomica.