'I genitori di questa età sono i peggiori': i motivi per cui non riescono a educare i propri figli

I genitori di oggi sono davvero i peggiori della storia? L'attacco duro di Paolo Crepet: ecco i motivi.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Non è mai facile parlare di un tema delicato come quello dell’educazione dei figli e del ruolo dei genitori, anche perché suscita da sempre opinioni contrastanti che non tardano a diventare delle vere e proprie guerre di religione. A farlo stavolta sono state le visioni per certi verse un po’ estreme di Paolo Crepet, che ha descritto i genitori quarantenni e quaranticinquenni di oggi come “i peggiori della storia”. Ma per quale motivo il celebre psichiatra, sociologo e saggista si è lanciato in un’accusa tanto forte? E, soprattutto, è fondata? Non ci resta che andare a scoprirlo insieme.

Il giudizio sferzante di Paolo Crepet sui genitori di oggi: “I peggiori della storia”

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Paolo Crepet, psichiatra e sociologo molto famoso, non ha usato mezzi termini per esprimere la sua opinione sui genitori quarantenni di oggi.

In un’intervista a La Repubblica, ha affermato senza mezzi termini che i genitori di questa generazione sono “i peggiori della storia“.

Secondo Crepet, uno dei problemi principali risiede nell’atteggiamento “accondiscendente” che molti genitori della nostra società contemporanea adottano verso i propri figli. Lo psichiatra sostiene infatti che questi genitori siano troppo permissivi, mancano di autorevolezza e carisma, lasciando che i figli crescano senza una vera guida morale.

L’accusa più pesante che Crepet lancia riguarda l’educazione economica: secondo lui, i genitori insegnano ai figli ad “aspettare l’eredità” piuttosto che stimolarli a costruire qualcosa di proprio. Un fattore che, per lo studioso, è un errore educativo gravissimo, che allontana le nuove generazioni dal senso di responsabilità e dal valore del lavoro. Ha definito questo approccio “l’opposto dell’educazione”.

Crepet si è anche espresso duramente contro il registro elettronico, definendolo “la più grande boiata che abbiano mai potuto inventare”, uno strumento che ha privato gli alunni della possibilità “di sbagliare, togliendo loro qualsiasi autonomia”.

Enrico Galiano risponde a Crepet: “I genitori di oggi i migliori della storia”

Le dure parole di Crepet non hanno certo lasciato indifferente tutta una comunità di persone che si sono sentite toccare, sia indirettamente che in prima persona. Tra loro c’è lo scrittore ed insegnante pordenonese Enrico Galiano, che ha risposto alle affermazioni di Crepet con una visione decisamente diversa.

Tramite un video condiviso sui suoi canali social, Galiano ha preso le difese dei genitori di oggi, confutando la tesi di Crepet secondo cui sarebbero i peggiori.

Basandosi su dati del Pew Research Center, Galiano, Galiano ha sottolineato come i genitori di oggi trascorrano in media 7,5 ore a settimana con i propri figli, un netto miglioramento rispetto agli anni ’60, quando si dedicavano solo 2,5 ore. Si tratta di un dato che dimostrerebbe una maggiore attenzione e dedizione verso la crescita dei figli.

Inoltre, ha fatto riferimento a un rapporto dell’Istituto Europeo per l’eguaglianza di genere, evidenziando come oggi i padri siano più coinvolti nella cura della casa e nell’educazione dei figli, un fattore che rappresenta un cambiamento estremamente significativo e positivo rispetto alle generazioni precedenti.

Galiano, dunque, sostiene che i genitori di oggi siano in generale più consapevoli e informati: “In passato, un bambino con difficoltà di lettura veniva etichettato come ‘asino’ – spiega – Oggi, il 60% dei genitori conosce i disturbi dell’apprendimento, contro il 20% degli anni ’80”.

Questa evoluzione, quindi, rappresenta un progresso notevole nel modo di educare, con una maggiore attenzione alle necessità emotive e psicologiche dei figli. I genitori di oggi, dice Galiano, non sono più semplici figure autoritarie, ma cercano di comprendere e supportare i loro figli nel loro sviluppo, favorendo un ambiente familiare più aperto e collaborativo.

Il punto di vista di ProfBarbella: “genitori spettacolari”

Un’altra voce rilevante in questo dibattito è quella che arriva da ProfBarbella, un canale attivo su TikTok che è entrato nel dibattito al fine di esprimere un giudizio positivo sui genitori dei ragazzi di oggi.

Nel video in riposta alle provocazioni di Crepet, l’insegnante che parla ha lodato l’impegno e l’educazione che molti genitori trasmettono ai propri figli, considerandoli un esempio di come la genitorialità moderna possa funzionare in modo efficace.

ProfBarbella ha dichiarato che i genitori dei suoi alunni sono da ammirare: “Avete dei figli spettacolari che sono molto attivi, molto smart, sono seguiti a casa e partecipano alle attività scolastiche”. Si tratta di parole importanti, tantopiù perché arrivano da un’insegnante, poiché mettono in luce un aspetto spesso ignorato nel dibattito sull’educazione: i genitori di oggi non solo sono presenti nella vita dei figli, ma riescono anche a trasmettere valori positivi, che si riflettono nel comportamento scolastico e sociale dei ragazzi.

Secondo ProfBarbella, i giovani di oggi mostrano capacità di apprendimento e di partecipazione che testimoniano un buon livello di educazione familiare. Questo tipo di feedback positivo rappresenta una risposta diretta alle critiche di Crepet, dimostrando che la genitorialità moderna può produrre risultati eccellenti quando c’è impegno e attenzione.

I genitori di oggi sono i migliori o i peggiori? Un confronto tra due visioni del mondo

Le opinioni emerse dopo l’intervista di Crepet sui genitori di oggi non potrebbero essere più diverse. Quello che si è sviluppato in rete è un dibattito che mette in evidenza una divisione generazionale e culturale che riflette diverse filosofie educative e, di riflesso, due visioni completamente opposte del mondo.

La critica di Crepet può essere vista come una reazione a una società che, a suo parere, ha perso punti di riferimento autoritari e modelli rigidi di educazione. Galiano, al contrario, accoglie il cambiamento, vedendo nei genitori moderni un esempio di evoluzione positiva che favorisce l’empatia, la partecipazione e la crescita emotiva dei figli.

Se da un lato le critiche di Crepet evidenziano dei rischi associati a una genitorialità definita come “troppo permissiva”, dall’altro le difese di Galiano e ProfBarbella mostrano i vantaggi di un’educazione più aperta e partecipativa.

I genitori di oggi, d’altronde, si trovano a fronteggiare sfide che le generazioni precedenti non hanno mai incontrato: dalla rapida evoluzione tecnologica, che ha mutato del tutto le dinamiche sociali e familiari, alle pressioni esterne che spingono verso una performance educativa perfetta. Trovare l’approccio ideale in questo mondo così complesso non è affatto facile. Voi come la pensate?

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