Il nostro vicino spaziale, Marte, il pianeta rosso, ha sempre affascinato gli scienziati e gli appassionati di astronomia per via della sua misteriosa storia geologica. Sebbene oggi ci appaia essenzialmente come un deserto gelido e inospitale, i segni di un passato più umido e dinamico sono evidenti. Gli antichi fiumi e i mari che un tempo scorrevano sulla sua superficie sono scomparsi in un processo durato intere ere geologiche a causa della perdita della sua atmosfera, ma una nuova scoperta sorprendente suggerisce che l’acqua su Marte non è del tutto svanita: è ancora lì, nascosta sotto la superficie.
- L'acqua perduta di Marte: il mistero svelato
- Come è stata fatta la scoperta dell’acqua sotto la superficie di Marte
- La profondità dell'acqua di Marte: una sfida ingegneristica
L’acqua perduta di Marte: il mistero svelato
In passato, la superficie di Marte era ricoperta da mari e fiumi che lo rendevano simile, in parte, alla Terra. Tuttavia, il pianeta ha perso la sua atmosfera nel corso di miliardi di anni, spazzando via l’acqua in superficie e lasciando solo un paesaggio desertico. Ma ora sappiamo che l‘acqua non è del tutto sparita: esiste ancora, probabilmente in profondità sotto la superficie.
La scoperta arriva dagli Stati Uniti. Un team di scienziati dell’Università della California Berkeley ha infatti analizzato i dati sismici raccolti dal lander InSight della NASA, atterrato su Marte nel 2018, e ha fatto una scoperta sorprendente. I loro risultati indicano che Marte potrebbe contenere abbastanza acqua nascosta nella sua crosta da formare un oceano globale profondo quasi due chilometri. Questi dati, combinati con dei complessi modelli matematici, hanno permesso agli scienziati di stimare la quantità di acqua presente e la sua distribuzione nel sottosuolo marziano.
Come è stata fatta la scoperta dell’acqua sotto la superficie di Marte
Per interpretare i segnali sismici inviati da InSight, gli scienziati hanno utilizzato tecniche avanzate, simili a quelle utilizzate sulla Terra per individuare riserve di acqua sotterranea e giacimenti di petrolio.
I dati suggeriscono che sotto la superficie di Marte esista uno strato profondo di roccia ignea fratturata, all’interno della quale si trovano crepe sature d’acqua liquida. Questa scoperta può avere enormi implicazioni per la futura esplorazione del pianeta, non solo per la possibilità di approvvigionamento idrico, ma anche per il potenziale di scoprire tracce di vita microbica nascosta in queste profondità.
La profondità dell’acqua di Marte: una sfida ingegneristica
Mentre sulla Terra l’acqua sotterranea si trova generalmente a una profondità compresa tra 500 e 1.000 metri, su Marte la situazione è molto diversa. I ricercatori stimano che l’acqua potrebbe trovarsi a una profondità compresa tra gli 11 e i 20 chilometri. Questa distanza rappresenta una sfida logistica ed ingegneristica enorme per qualsiasi tentativo futuro di estrazione, considerato che il pozzo più profondo mai scavato sulla Terra ha raggiunto poco più di 12 chilometri.
Questa scoperta, ad ogni modo, rappresenta un passo avanti cruciale nella comprensione di Marte e del suo passato. L’esistenza di acqua nel sottosuolo offre nuove opportunità per esplorare il pianeta in cerca di vita e fornisce indicazioni fondamentali per missioni umane future. Anche se attualmente è impossibile raggiungere queste profondità sul pianeta rosso, le tecnologie potrebbero evolversi abbastanza da rendere l’estrazione di acqua dal sottosuolo marziano una realtà concreta, aprendo così nuove frontiere per la colonizzazione spaziale.