Il rover Perseverance della NASA ha recentemente catturato l’immaginazione dei fan di Star Trek di tutto il mondo grazie alla pubblicazione di una fotografia di una formazione rocciosa misteriosa su Marte. La scorsa settimana, l’intraprendente veicolo spaziale ha utilizzato il suo strumento SuperCam Remote Micro-Imager per scattare un’immagine nella quale, in lontananza, è stata immortalata quella che sembra essere una roccia a forma di ciambella adagiata su un fianco.
- Un “portale temporale” su Marte? La scoperta stuzzica i fan di Star Trek
- Le curiosità su Marte che in pochi conoscono
- La Nasa continua a fare scoperte per i fan di Star Trek
Un “portale temporale” su Marte? La scoperta stuzzica i fan di Star Trek
L’immagine ha immediatamente suscitato interesse e dibattiti sui social media, in particolare tra i fan accaniti di Star Trek, che hanno notato una sorprendente somiglianza tra la roccia marziana e un famoso personaggio dello show. In effetti, la roccia sembra essere una replica del “Guardiano dell’Eternità“, un portale temporale senziente a forma di anello verticale descritto nella serie originale del lungo franchise come “né macchina né essere“.
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Tuttavia, nonostante l’entusiasmo dei fan, la verità è ben diversa. Il SETI Institute, un’organizzazione dedicata alla ricerca di intelligenza extraterrestre, ha fornito una spiegazione più prosaica riguardo alla formazione rocciosa su Marte. Secondo gli scienziati, la roccia potrebbe essere il risultato di un grande meteorite che ha colpito la superficie del pianeta, disintegrandosi in pezzi più piccoli.
Quindi, non c’è alcun portale temporale o presenza extraterrestre di arcaica natura coinvolta in questa straordinaria formazione rocciosa su Marte. La somiglianza con il personaggio di Star Trek potrebbe essere semplicemente una coincidenza, un esempio di pareidolia, il fenomeno in cui il cervello umano tende a riconoscere volti o forme familiari in oggetti o pattern casuali.
Nonostante l’assenza di un portale temporale su Marte, il rover Perseverance e la missione della NASA continuano a fornirci informazioni preziose sulla storia e sulla geologia del pianeta rosso. Le immagini e i dati raccolti ci aiutano a comprendere meglio l’ambiente marziano e ad approfondire la nostra conoscenza del sistema solare.
La scoperta di formazioni rocciose interessanti come questa è solo un assaggio delle sorprese che potremmo ancora trovare su Marte e in altri mondi. La continua esplorazione spaziale ci offre l’opportunità di sfidare le nostre ipotesi, scoprire nuove domande e cercare risposte che ci permettano di comprendere meglio l’universo in cui viviamo. Quella del “portale temporale” non è la prima né sarà probabilmente l’ultima scoperta inusuale su Marte.
Le curiosità su Marte che in pochi conoscono
Marte è il pianeta più vicino al nostro e per tanti versi anche molto simile. Ma siete sicuri di sapere veramente tutto su di esso? Scopriamo insieme alcune curiosità che in pochi conoscono.
- Le giornate marziane sono leggermente più lunghe di quelle terrestri: un giorno su Marte, chiamato “sol”, dura circa 24 ore e 39 minuti.
- Marte è soggetto a tempeste di polvere enormi e spettacolari. Possono coprire interi emisferi e durare per mesi, oscurando l’intera superficie del pianeta.
- Marte è sede dell’Olympus Mons, il vulcano più grande del sistema solare. Con un’altezza di circa 22 chilometri e una base di circa 600 chilometri di diametro è circa tre volte più grande dell’Everest.
- Il cielo blu al tramonto: una peculiarità di Marte dovuta al fatto che la sua atmosfera filtra la luce in modo diverso rispetto a quando è più alta nel cielo, creando uno spettacolo di colori con sfumature blu che danno vita a un’atmosfera unica e affascinante.
La Nasa continua a fare scoperte per i fan di Star Trek