Il posto migliore in casa per sopravvivere all’esplosione nucleare

Gli studiosi hanno applicato modelli computerizzati per studiare la propagazione delle onde radioattive negli edifici.

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Redazione Supereva

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In tempi in cui la parola ‘nucleare’ continua paurosamente a circolare, il conflitto scatenato dalla Russia in territorio ucraino non può che alimentare le paure della popolazione globale. Così, gli esperti cercano di migliorare i sistemi di difesa nello sciagurato caso in cui si dovesse verificare il peggio.

Il migliore posto in casa contro esplosioni nucleari

In particolare, i ricercatori hanno impiegato modelli computerizzati per simulare gli effetti che avrebbe un’eventuale esplosione nucleare negli spazi urbani e capirne la propagazione negli edifici.

L’obiettivo, come riportano i media stranieri, è quello di individuare il posto migliore in cui trovare rifugio all’interno della propria abitazione per sopravvivere agli attacchi. Un impegno, quello degli studiosi, che proprio i nuovi missili russi hanno reso urgente al fine di difendere la popolazione delle aree costiere da potenziali ‘tsunami radioattivi’.

Tre categorie di zone ‘a rischio’

L’Università di Nicosia, a Cipro, ha raccolto una serie di dati, pubblicati sulla rivista specializzata ‘Physics of Fluids’. Secondo quanto si legge nell’articolo intitolato ‘Nuclear Explosion Impact on Humans Indoors’, le aree circostanti l’impatto vengono divise in tre categorie a seconda del tipo di danno che possono subire (livello grave, moderato e lieve).

L’attenzione è stata concentrata sulle aree moderate, caratterizzate dalla persistenza delle radiazioni nel tempo. Qui, il pericolo maggiore per la sopravvivenza umana è dovuto alla propagazione veloce delle onde a causa dei venti che si infiltrano nelle aperture, come quelle di porte e finestre. Le onde d’urto verrebbero, invece, deviate dagli angoli, dalle pareti interne e dai vari ostacoli attraversati.

Quindi, la scelta migliore è allontanarsi immediatamente dalla finestra per raggiungere il luogo più interno dell’edificio, possibilmente una stanza che non abbia aperture verso l’esterno oppure posizionarsi in corrispondenza degli angoli dei corridoi.

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