L’intelligence statunitense sarebbe convinta della volontà di Vladimir Putin di lanciare armi nucleari nello spazio. Alcune fonti avrebbero riferito che si ipotizza che l’arma sia in grado di distruggere satelliti con “onde di energia massive”. Secondo la rete americana CNN, gli obiettivi potenziali dell’arma spaziale includerebbero device che consentono l’accesso a internet e ai telefoni cellulari e che la Russia reputa nemici.
Ma l’utilizzo dello spazio come teatro per il dispiegamento di armi nucleari non è affatto nuovo. Gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica e altre potenze nucleari hanno da tempo considerato questa possibilità, sebbene fino ad oggi non sia mai stata effettivamente realizzata. Tuttavia, il fatto che il presidente russo stia apparentemente contemplando questa mossa pone nuove e inquietanti domande sulla sicurezza globale e sulla stabilità geopolitica.
Timori della comunità internazionale
Questi timori si fanno strada nella settimana in cui Putin è anche accusato di aver ucciso il leader del partito di opposizione Alexei Navalny; secondo rapporti dell’intelligence del Regno Unito e alleati della NATO, la Russia sta compiendo progressi significativi su una nuova arma nucleare. In precedenza il repubblicano Mike Turner, membro del Congresso degli Stati Uniti per l’Ohio, ha rilasciato una dichiarazione affermando che la Commissione per l’Intelligence della Camera “aveva informazioni riguardo a una seria minaccia per la sicurezza nazionale”. Successivamente il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha confermato che Turner stava parlando dei presunti progressi della Russia nelle armi anti-satellite.
Intervento del presidente Usa, Joe Biden
Ma Biden ha sottolineato nella sua dichiarazione che non c’è “nessuna minaccia nucleare per il popolo americano e per nessun altro posto nel mondo. Qualsiasi cosa stiano facendo o faranno riguarda i satelliti e lo spazio”. L’arma, definita dagli esperti militari, si ipotizza che funzioni creando impulsi di energia elettromagnetica per interrompere altre navicelle spaziali che facilitano i trasferimenti di informazioni tecnologiche sulla superficie del pianeta.
Altre fonti hanno riferito all’emittente americana CNN che questo includerebbe il satellite Starlink di SpaceX, che è stato utilizzato con successo ed estesamente dalle forze terrestri ucraine nella loro guerra in corso contro la Russia. Non è immediatamente chiaro dai primi rapporti se il dispositivo potrebbe avere un impatto sui satelliti di comando e controllo nucleari, che tendono a orbitare intorno alla terra a una distanza maggiore rispetto ad altri.
In ogni caso, se un’arma del genere fosse utilizzata, rappresenterebbe la prima violazione mai avvenuta del Trattato sullo spazio esterno, che vieta lo stazionamento di armi capaci di causare distruzione di massa al di fuori dell’atmosfera terrestre, ed è stato firmato da 130 paesi fin dalla sua introduzione nel 1967, compresa la Federazione Russa.
L’esperimento statunitense dell’esplosione nello spazio
Gli Stati Uniti hanno già fatto un esperimento simile: l’8 luglio 1962 i militari americani lanciarono un razzo che trasportava una bomba di fusione dal piccolo atollo di Johnston nel mezzo del Pacifico. Il risultato fu un evento straordinario: un’esplosione che illuminò il cielo notturno come se un nuovo sole fosse nato per un breve istante, lasciando particelle di radiazioni che piovevano sull’atmosfera. Questo test, noto come Starfish Prime, aveva lo scopo di esaminare gli effetti di una bomba nucleare nello spazio sull’atmosfera terrestre. Ma quali sarebbero le conseguenze effettive?
Cosa accadrebbe se una bomba nucleare esplodesse nello spazio
Lo spazio è già permeato da radiazioni, sia cosmiche che solari, ma la nostra atmosfera funge da scudo protettivo che ci protegge da queste radiazioni. Tuttavia, una bomba nucleare nello spazio potrebbe comunque avere gravi conseguenze.
Oltre alla distruzione potenziale dei satelliti, un’esplosione nucleare potrebbe generare una banda di radiazioni intorno al pianeta, danneggiando i sistemi satellitari e ponendo a rischio la comunicazione globale.
Inoltre, le potenti esplosioni di radiazione solare hanno dimostrato di poter causare blackout delle comunicazioni sulla Terra, come accaduto nell’evento Carrington del 1859. Oggi, con la nostra dipendenza sempre maggiore dalla tecnologia, gli effetti di un’esplosione nucleare nello spazio potrebbero essere devastanti, paralizzando le comunicazioni globali e danneggiando sistemi elettronici in tutto il mondo.
Senza contare che le conseguenze di un’esplosione nucleare nello spazio potrebbero persistere per anni, con radiazioni che continuano a danneggiare satelliti e sistemi di comunicazione anche dopo l’evento iniziale. Questo potrebbe avere gravi ripercussioni sull’intera economia globale e sulla sicurezza internazionale.
I timori per il futuro e per le azioni di Putin
Se quindi Putin dovesse davvero lanciare una bomba nucleare nello spazio, le conseguenze sarebbero potenzialmente catastrofiche per il pianeta Terra. Non solo metterebbe a rischio la nostra sicurezza e la nostra economia, ma potrebbe anche destabilizzare l’intero equilibrio geopolitico globale. È imperativo che la comunità internazionale agisca con determinazione per prevenire una tale catastrofe e lavori insieme per mantenere lo spazio un luogo sicuro per tutta l’umanità.