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Troppe zampe di gallina potrebbero essere un segno precoce di demenza

Le rughe intorno agli occhi, note come zampe di gallina, potrebbero indicare un rischio aumentato di demenza

Pubblicato:

Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Le zampe di gallina, note come rughe che si formano intorno agli occhi, sono spesso considerate un normale segno dell’invecchiamento. Tuttavia, recenti studi suggeriscono che una presenza eccessiva di queste rughe potrebbe essere correlata a un rischio aumentato di sviluppare demenza. Vediamo allora la possibile connessione tra le zampe di gallina e la demenza, analizzando le evidenze scientifiche disponibili.

Cosa sono le zampe di gallina

Le zampe di gallina sono linee sottili che si formano agli angoli esterni degli occhi, risultanti da movimenti ripetitivi dei muscoli facciali e dalla perdita di elasticità della pelle. Sebbene siano comunemente associate all’invecchiamento, la loro presenza in eccesso potrebbe indicare cambiamenti più profondi nel corpo.

Come si formano le rughe?

Le rughe, si formano a causa di una combinazione di fattori. A livello biologico, con l’avanzare dell’età, la pelle perde gradualmente elasticità e compattezza a causa della ridotta produzione di collagene ed elastina, due proteine fondamentali per mantenere la pelle liscia e soda. Questa diminuzione è naturale e legata al processo di invecchiamento, ma può essere accelerata da fattori ambientali come l’esposizione ai raggi UV senza protezione adeguata, che danneggiano le fibre di collagene e aumentano lo stress ossidativo.

Anche i movimenti ripetitivi dei muscoli facciali, come il sorriso o lo strizzare gli occhi, contribuiscono alla formazione delle rughe dinamiche che, nel tempo, diventano permanenti. Inoltre, fattori come una dieta povera di antiossidanti, il fumo e l’inquinamento atmosferico possono peggiorare la situazione, favorendo l’accumulo di radicali liberi che compromettono ulteriormente la salute della pelle.

La ricerca che collega le rughe alla demenza

Uno studio dell’Università di Grenoble, in Francia, ha esaminato la possibile associazione tra la presenza di zampe di gallina e il rischio di demenza. I ricercatori hanno osservato che individui con rughe più pronunciate intorno agli occhi presentavano una maggiore probabilità di sviluppare declino cognitivo rispetto a quelli con meno rughe. Questa correlazione suggerisce che le zampe di gallina potrebbero essere un indicatore visibile di processi biologici legati alla demenza.

Possibili spiegazioni biologiche

La connessione tra zampe di gallina e demenza potrebbe essere spiegata da diversi fattori:

  • Invecchiamento cutaneo e cerebrale: la pelle e il cervello condividono meccanismi di invecchiamento simili. La comparsa precoce o eccessiva di rughe potrebbe riflettere un invecchiamento accelerato del sistema nervoso centrale.
  • Stress ossidativo: l’accumulo di radicali liberi danneggia sia la pelle che il cervello. Un aumento delle rughe potrebbe indicare livelli elevati di stress ossidativo, associati a un maggiore rischio di demenza.
  • Infiammazione cronica: processi infiammatori prolungati possono influenzare negativamente sia la salute cutanea che quella cerebrale, contribuendo alla formazione di rughe e al declino cognitivo.

L’importanza della prevenzione e del monitoraggio

Sebbene la presenza di zampe di gallina non sia un indicatore definitivo di demenza, potrebbe servire come segnale per approfondire la salute cognitiva. Adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, esercizio fisico regolare e protezione della pelle dai danni solari, può contribuire a ridurre sia le rughe che il rischio di declino cognitivo.

La possibile associazione tra zampe di gallina e demenza evidenzia l’importanza di considerare i segni visibili dell’invecchiamento come potenziali indicatori di salute generale. Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno questa connessione e sviluppare strategie preventive efficaci. Nel frattempo, prestare attenzione ai cambiamenti cutanei e adottare abitudini salutari rimane fondamentale per il benessere complessivo.

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