Fonte: ANSA

I monumenti più assurdi in Italia: altro che il Pulcinella di Napoli. Ecco i più curiosi

L'omaggio a Pulcinella di Napoli non è l'unico monumento controverso in Italia. Andiamo a scoprire i più assurdi del nostro paese.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

L’Italia, lo sappiamo bene, è un paese ricco di arte e cultura, ma accanto ai capolavori classici si trovano anche alcune opere moderne che suscitano stupore, polemica e, a volte, risate. In giro per la Penisola ci sono monumenti che spesso sfidano l’immaginazione e l’estetica tradizionale e talvolta sembrano decisamente troppo assurdi per essere veri, al punto che sembrano regalare a coloro che li osservano un’esperienza un’unica. Tra statue surreali, sculture bizzarre e installazioni più o meno insolite, ecco un viaggio tra i monumenti più assurdi e curiosi d’Italia, che fanno discutere molto più della recente installazione di Pulcinella a Napoli.

Il Pulcinella di Napoli: tra polemiche e arte contemporanea

Andiamo con ordine e partiamo proprio da Napoli, dove la recente installazione di Gaetano Pesce, intitolata Tu si ‘na cosa grande, ha acceso il dibattito pubblico e addirittura quello politico. Questa scultura temporanea installata in piazza municipio è alta ben 12 metri e rappresenta una versione contemporanea dell’abito di Pulcinella affiancato da due cuori rossi trafitti da una freccia.

Creata come omaggio alla città partenopea, l’opera rientra nel programma “Napoli Contemporanea“, curato da Vincenzo Trione. Tuttavia, la forma fallica dell’abito ha sollevato non poche critiche tra i napoletani, dimostrando ancora una volta come l’arte contemporanea riesca a dividere l’opinione pubblica. Ma se pensate che questo sia il monumento più curioso d’Italia, preparatevi a scoprire altre opere ancora più stravaganti.

La Madonna di Santa Teresa di Gallura: un simbolo frainteso

A Santa Teresa di Gallura, in Sardegna, la Madonna dei Naviganti, meglio nota come “Madonna Stella Maris”, ha fatto molto parlare di sé per il suo aspetto insolito. Alta 4 metri e scolpita in granito, questa statua rappresenta la protettrice dei marinai. Tuttavia, molti visitatori la vedono in modo diverso: la sua forma ha portato alcuni a paragonarla a una vagina.

Realizzata dalla scultrice Maria Scanu, la statua è stata donata ai pescatori locali nel 1999, ma ancora oggi continua a suscitare dibattiti tra chi ne apprezza il significato spirituale e chi, invece, non riesce a ignorare la sua forma controversa. Anzi, c’è chi fa ironia e dice che sta bene accanto al Pulcinella di Napoli!

Zollino e il pisello nano: la celebrazione di un ecotipo locale

Nel piccolo comune di Zollino, in Salento, troviamo un’opera che celebra una delle peculiarità gastronomiche locali: il pisello nano. Questa scultura fa parte di un progetto artistico intitolato “Madre Terra“, realizzato dall’artista Giuseppe Castellano. Sebbene possa sembrare bizzarro dedicare un monumento a un legume, il pisello nano di Zollino ha un significato particolare per la comunità locale. Originario della zona della Grecìa Salentina, questo legume si distingue per le sue eccezionali caratteristiche organolettiche e viene coltivato ancora oggi secondo tecniche tradizionali. L’opera, oltre ad essere un omaggio alla biodiversità agricola, ha guadagnato una reputazione tra i monumenti più curiosi e divertenti d’Italia.

Il monumento alla Salama da Sugo: un omaggio alla tradizione culinaria emiliana

In Emilia Romagna, terra di sapori autentici, possiamo scoprire un monumento dedicato a uno dei prodotti più iconici della regione: la Salama da Sugo. Questo salume, risalente al Cinquecento e molto apprezzato alla corte dei duchi d’Este, è talmente radicato nella tradizione ferrarese che ha meritato un monumento a Madonna Boschi, frazione di Poggio Renatico. L’opera celebra la salama da sugo come simbolo delle tradizioni gastronomiche locali, e nonostante la sua particolarità, rappresenta con orgoglio la storia culinaria della zona.

Il monumento al Camionista di Bologna: un omaggio ai trasportatori

A Bologna, nella rotonda di Borgo Panigale, si erge un monumento inusuale ma di grande significato: il Monumento al Camionista. L’opera è alta ben 10 metri e raffigura un uomo che porta sulle spalle un camion Daf.

Realizzata con fogli di alluminio saldati, si tratta di una scultura che vuole rendere omaggio agli autotrasportatori, figure fondamentali per l’economia e la vita quotidiana del paese. L’imponenza e l’originalità del monumento attirano inevitabilmente l’attenzione di chi transita per quella zona, rendendolo uno dei più curiosi della città.

Il monumento ai tonni suicidi di Genova: tra il tragico e il comico

A Genova, nel quartiere di Molassana, si trovava una scultura altrettanto bizzarra conosciuta come il Monumento ai Pesci del Mediterraneo, ma soprannominata “Monumento ai Tonni Suicidi”. Il motivo di questo soprannome è presto spiegato: i pesci rappresentati nella scultura sembravano infilarsi di testa nel cemento, dando l’idea di un gesto estremo.

Quest’opera, situata sul lungomare, era diventata famosa non solo per il suo aspetto insolito, ma anche per l’ironia che ne accompagnava la visione, tra il tragico e il comico. Peccato che sia stata rimossa…

La statua di Padre Pio a Benevento: un motociclista o un santo?

A Benevento, una statua dedicata a Padre Pio ha generato perplessità e, in alcuni casi, derisione. Alcuni l’hanno definita un’opera incompresa, mentre altri hanno paragonato il santo di Pietrelcina a un motociclista o persino al robottone Mazinga. La somiglianza del saio con i capelli al vento di un motociclista ha portato molti a chiedersi se l’artista avesse voluto omaggiare il santo o se si fosse ispirato a tutt’altro. Resta il fatto che questa statua continua a destare curiosità e polemica, alimentando il dibattito tra fedeli e critici.

Il Monumento all’Oliva Taggiasca: un’opera mal riuscita

Ad Arma di Taggia, in Liguria, troviamo un monumento dedicato all’oliva taggiasca, una delle prelibatezze locali. Posto al centro di una rotatoria, questo monumento è stato realizzato con enormi bussolotti di ferro battuto, che dovevano rappresentare le famose olive. Purtroppo, a causa del materiale utilizzato e dell’esposizione agli agenti atmosferici, le “olive” si sono arrugginite, assumendo una tonalità rosso-aranciata che ha ben poco a che vedere con il loro aspetto originale. Una trasformazione inaspettata che ha reso l’opera un esempio di come l’intento artistico possa a volte fallire nel messaggio visivo.

Questi monumenti rappresentano solo una parte del vasto panorama di opere insolite presenti in Italia. Che si tratti di celebrazioni della tradizione locale, omaggi a professioni o a figure storiche o religiose (o semplicemente scelte artistiche ardite), questi monumenti sfidano l’estetica convenzionale e invitano i visitatori a riflettere, sorridere o discutere. L’arte, dopo tutto, ha anche il compito di provocare, e queste opere riescono sicuramente a farlo in maniera originale.

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