Riccardo Di Pasquale, nato nel 1983, fa parte della squadra I promessi Sposi di Pechino Express 2018.
Per la sua settima edizione, Pechino Express ha deciso di condurre i propri concorrenti in un viaggio davvero avventuroso tra Marocco, Tanzania e Sudafrica. Partito insieme alle otto coppie anche Costantino Della Gherardesca, confermato alla guida dello show on the road. Tante prove da superare, che potrebbero mettere alla prova lo splendido rapporto tra Riccardo Di Pasquale e Roberta Giarrusso. Loro sono I Promessi Sposi del gruppo, dovendo convolare a nozze a breve.
Di Pasquale è un noto imprenditore in ambito musicale e cinematografico. Il suo lavoro lo ha portato sulla strada dell’attrice, sul set di “MMA Love Never Dies”. Nel 2017, un anno dopo essersi conosciuti e innamorati, è venuta al mondo la piccola Giulia.
È a capo della Fenix Entertainment, società responsabile dell’approdo di Mirkoeilcane sul palco del Festival di Sanremo nell’edizione del 2018. Riccardo è un bell’uomo e sui social gli apprezzamenti non mancano. I suoi occhi sono però soltanto per Roberta, con la quale è stato un colpo di fulmine. Lei ha ammesso, tra il serio e il faceto, d’averlo scambiato per Fabrizio Corona la prima volta che lo ha visto, da lontano, sul set.
In quel primo incontro però non l’uomo non riuscì a fare propriamente un’impressione da macho. La Giarrusso scoppiò a ridere nel vederlo centrare un paletto con la sua auto, al punto da domandare ai presenti chi fosse quel matto: “E’ il produttore”.
Il suo lavoro lo porta ad avere un rapporto alquanto stretto con il suo smartphone. Chiamate continue e costanti impegni professionali. Ha così spiegato di volersi mettere in gioco e non vedere l’ora di poter rinunciare a quelle che in fondo sono comodità ma allo stesso tempo motivi di stress. Così come Roberta, è spaventato all’idea di lasciare a casa i suoi figli. Giulia infatti non è la sua primogenita. La piccola ha solo 10 mesi, mentre la prima nata di Riccardo, da un precedente rapporto, si chiama Arianna (7 anni). Suo fratello invece si chiama Mattia (3 anni): “Mi cercano molto e mi preoccupa l’idea di lasciarli tutti. Per il resto non mi spaventa nulla. Solo la morte”.