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Sinner ha davvero pochi muscoli? Cosa emerge dopo la scena dello spumante che non riesce a stappare alla finale degli ATP

Il tennis di oggi richiede agilità, rapidità e resistenza. Jannik Sinner è l’esempio perfetto di questa evoluzione

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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La scena in cui Jannik Sinner ha avuto difficoltà a stappare una bottiglia di spumante durante la premiazione delle ATP Finals ha suscitato commenti ironici e critiche sulla sua presunta mancanza di forza muscolare. Questa percezione solleva una domanda fondamentale: nel tennis moderno, quanto è rilevante la massa muscolare rispetto ad altre qualità atletiche?

L’importanza della massa muscolare nel tennis

Tradizionalmente, la massa muscolare è stata associata alla forza e alla potenza, elementi considerati vantaggiosi in molti sport. Nel tennis, tuttavia, l’enfasi si è spostata verso altre capacità fisiche. Ad esempio, Gioele Salvadori, preparatore atletico, su Instagram ha spiegato: “La massa muscolare conta poco nel tennis. Conta molto di più la rapidità, la reattività e la capacità di spostarsi in campo con leggerezza. Jannik Sinner ne è un esempio perfetto: asciutto, agile, letale”.

Questa affermazione evidenzia come nel tennis moderno la capacità di coprire il campo rapidamente, mantenendo agilità e resistenza, sia cruciale. Una massa muscolare eccessiva potrebbe addirittura ostacolare questi aspetti, riducendo la mobilità e aumentando il rischio di infortuni.

L’approccio atletico di Jannik Sinner

Jannik Sinner, nato il 16 agosto 2001 a San Candido, ha rapidamente scalato le classifiche del tennis mondiale, raggiungendo la prima posizione nel ranking ATP il 10 giugno 2024. La sua struttura fisica snella e asciutta non gli ha impedito di competere ad altissimi livelli, dimostrando che la forza nel tennis non è necessariamente legata alla massa muscolare.

Nel corso della sua carriera, Sinner ha collaborato con diversi preparatori atletici per ottimizzare le sue prestazioni. Recentemente, ha integrato nel suo team Marco Panichi, ex preparatore di Novak Djokovic, e Ulises Badio come fisioterapista. Queste scelte riflettono la volontà di Sinner di concentrarsi su aspetti come agilità, resistenza e prevenzione degli infortuni, piuttosto che sull’aumento della massa muscolare.

Come è cambiato Sinner in questi anni

All’inizio della sua carriera, Sinner presentava una struttura fisica leggera, che alcuni consideravano un potenziale svantaggio in uno sport dove la potenza gioca un ruolo cruciale. Tuttavia, il giovane altoatesino ha intrapreso un percorso di sviluppo fisico focalizzato sull’incremento della forza funzionale senza compromettere agilità e rapidità. Sotto la guida del preparatore atletico Umberto Ferrara, Sinner ha lavorato intensamente per aumentare la massa muscolare in modo equilibrato, guadagnando circa 2-3 kg di muscoli. Questo incremento ponderato ha migliorato la sua elasticità e resistenza, mantenendo intatta la leggerezza nei movimenti.

Un aspetto cruciale dell’evoluzione di Sinner riguarda il servizio. Inizialmente considerato un punto debole, il servizio è stato oggetto di un lavoro tecnico approfondito. Con l’ausilio dei coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, Sinner ha modificato la posizione dei piedi e il movimento della racchetta, adottando una tecnica “foot up” che prevede l’avanzamento del piede posteriore durante il caricamento. Il servizio è così diventato un’arma decisiva nel suo repertorio, contribuendo a una maggiore efficacia nei match.

Oltre al servizio, Sinner ha affinato i colpi da fondo campo, in particolare il rovescio lungolinea, che è diventato uno dei suoi marchi di fabbrica. L’incremento della forza funzionale ha permesso a Sinner di generare maggiore potenza e precisione, mantenendo al contempo la capacità di eseguire colpi profondi e angolati. Questo sviluppo è stato supportato da un lavoro specifico sulla tecnica e sulla biomeccanica dei colpi, mirato a ottimizzare l’efficienza energetica e a ridurre il rischio di infortuni.

L’approccio di Sinner alla preparazione fisica si è concentrato sulla forza funzionale piuttosto che sull’aumento della massa muscolare pura. Questo significa che l’attenzione è stata posta sul miglioramento della capacità di generare forza in modo efficiente durante i movimenti specifici del tennis, senza aggiungere peso corporeo che potrebbe compromettere la velocità e l’agilità. Questo equilibrio ha permesso a Sinner di mantenere una mobilità eccellente in campo, fondamentale per coprire le ampie aree richieste dal gioco moderno.

L’evoluzione fisica di Jannik Sinner è un esempio di come una preparazione atletica mirata possa trasformare un atleta, migliorando le prestazioni senza compromettere le qualità innate. Attraverso un incremento ponderato della massa muscolare e un focus sulla forza funzionale, Sinner ha potenziato il servizio e i colpi da fondo campo, mantenendo agilità e rapidità. Questo approccio equilibrato ha contribuito in modo significativo al suo successo nel circuito professionistico, dimostrando che nel tennis moderno la forza non è solo una questione di muscoli, ma di efficienza e funzionalità.

La scena dello spumante: un episodio di poco conto

L'”incidente” durante la premiazione delle ATP Finals, in cui Sinner ha avuto difficoltà a stappare una bottiglia di spumante, è stato interpretato da alcuni come un segno di mancanza di forza. È però importante contestualizzare l’episodio: stappare una bottiglia richiede una tecnica specifica più che pura forza. Molti atleti, indipendentemente dalla loro forza fisica, possono incontrare difficoltà in situazioni simili se non hanno familiarità con il gesto.

Durante le premiazioni sportive, inoltre, non sono rari gli episodi in cui gli atleti incontrano difficoltà nel gestire le bottiglie di champagne. Un esempio recente è quello del tennista tedesco Alexander Zverev, che, dopo aver perso la finale dell’ATP 500 di Amburgo contro Arthur Fils, si è offerto di stappare la bottiglia di champagne destinata al vincitore. In un gesto di sportività e ironia, Zverev ha finito per fare una “doccia” di champagne a Fils, creando un momento divertente e distensivo nonostante la sconfitta.

La preparazione atletica nel tennis moderno

Nel tennis contemporaneo, la preparazione atletica si concentra su vari aspetti:

  • Rapidità e reattività: la capacità di rispondere rapidamente ai colpi dell’avversario è fondamentale.
  • Resistenza: i match possono durare diverse ore e richiedono una notevole capacità aerobica.
  • Flessibilità e mobilità: per eseguire colpi complessi e raggiungere palle difficili.
  • Forza funzionale: non necessariamente legata alla massa muscolare, ma alla capacità di generare potenza nei colpi. Un eccesso di massa muscolare può compromettere alcuni di questi aspetti, rendendo l’atleta meno efficiente in campo.

Per concludere, la scena dello spumante è stata sicuramente un momento curioso, ma non rappresenta un indicatore affidabile delle capacità fisiche di Jannik Sinner. La sua carriera e le sue prestazioni dimostrano che, nel tennis moderno, agilità, rapidità e resistenza sono più determinanti della pura massa muscolare. Sinner incarna perfettamente questo paradigma, confermando che la forza nel tennis è una combinazione di vari fattori, non solo di muscoli prominenti.

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