Dallo scorso 4 giugno Jannik Sinner è ufficialmente il nuovo numero uno della classifica mondiale. Questo traguardo straordinario è stato raggiunto anche grazie al ritiro di Novak Djokovic dal Roland Garros, a causa di un infortunio al ginocchio subito dopo una dura battaglia in cinque set contro l’argentino Francisco Cerundolo. Con le sue vittorie e l’uscita di scena di Djokovic, Sinner ha scalato la classifica ATP, conquistando la tanto ambita vetta. Ma la scalata di Sinner in cima alla classifica degli assi del tennis mondiale riporta alla mente una profezia di Adriano Panatta, a sua volta figura leggendaria del tennis italiano. Aveva preannunciato un cambiamento epocale nel dominio di Novak Djokovic ma ora questa previsione sembra più vicina che mai a concretizzarsi.
- Sinner: vittorie su vittorie per il tennista italiano
- La profezia di Panatta su Jannik Sinner dopo il suo ciclo da record
- La profezia di Adriano Panatta su Jannik Sinner
- Djokovic andrà in pensione? La profezia di Panatta si sta già avverando?
Sinner: vittorie su vittorie per il tennista italiano
La vittoria di Jannik Sinner alle ATP Finals del 17 novembre 2024 contro Taylor Fritz è stata uno dei trionfi più belli di un ragazzo straordinario, in grado di riavvicinare tutta l’Italia al mondo del tennis grazie alle sue performance straordinarie. È stata la prima nella storia di un italiano.
Sempre più lanciato lì sulla vetta del ranking ATP, in questo 2024 ha vinto praticamente tutto. Oltre alle recenti ATP Finals, infatti, si è portato a casa anche gli US Open e gli Australian Open, ovvero due tornei del Grande Slam e poi altri cinque trofei ATP, seguiti diretti della vittoria in Coppa Davis con la maglia della nazionale italiana del 2023.
Nel podcast de Il Tennis Italiano, “La Telefonata”, ha parlato della cosa anche un altro dei più grandi campioni italiani di sempre, Adriano Panatta. Su di lui ha detto: “Non possono giocare contro di lui, solo un Carlos Alcaraz al 101% può tenerlo. Gli altri si vede che non possono vincere. Sono 50 anni che ho a che fare con il tennis, ma un dominio di gioco di questo tipo io non me lo ricordo, forse Rafael Nadal sulla terra rossa e Novak Djokovic in certe condizioni”.
La profezia di Panatta su Jannik Sinner dopo il suo ciclo da record
La sua straordinaria ascesa ha avuto momenti incredibili, come la vittoria storica contro Novak Djokovic dello scorso gennaio, dopo la quale è diventato il primo giocatore italiano a sconfiggere il numero uno del mondo in un torneo del Grande Slam dal 1973. Questa impresa è stata seguita dalla sua storica finale agli Australian Open, dove Sinner ha trionfato, diventando il primo italiano a vincere questo prestigioso torneo.
Inutile dire che l’evento aveva fatto scatenare già allora l’entusiasmo di Adriano Panatta, nei panni di commentatore sportivo ma anche di leggendario tennista che nel 1976 aveva a sua volta portato l’Italia alla vittoria della Coppa Davis.
Panatta non ha potuto trattenere la sua ammirazione per il giovane talento altoatesino. In diverse occasioni, ha lodato Sinner non solo per le sue abilità tecniche e la sua determinazione, ma anche per la sua umiltà e il suo approccio al gioco.
Ma cosa aveva detto lo storico campione italiano? Perché si parla di una sua profezia su Sinner che sembra essere sul punto di realizzarsi? E per quale motivo non piacerà affatto a Novak Djokovic, specie ora che Jannik è al primo posto del ranking?
La profezia di Adriano Panatta su Jannik Sinner
Adriano Panatta, non ha mai nascosto la sua grande stima per il giovane tennista. Panatta, noto per le sue previsioni spesso azzeccate, già a gennaio si era spinto nel prevedere con una certa dose di sicurezza il futuro trionfo di Sinner come numero uno al mondo. Questa affermazione, già di per sé audace, ha trovato conferma nel corso dell’anno con i successi straordinari del buon Jannik, non ultimo quello dell’ascesa al primo posto del ranking ATP.
Nel dicembre 2023, durante la Domenica Sportiva, Panatta aveva dichiarato che, a suo avviso, Sinner avrebbe vinto uno Slam già nel 2024, puntando in particolare sugli US Open. Sinner ha confermato la cosa e, anzi, ha superato ogni più rosea aspettativa, trionfando già agli Australian Open, senza dover attendere l’estate per far sì che si realizzasse la profezia.
Ma la profezia di Panatta non si era certo fermata qui. Durante la stessa trasmissione, in occasione della finale della Coppa Davis, il veterano del tennis italiano aveva fatto una profezia ancora più audace: “Credo che Sinner, se batterà ancora 2 o 3 volte Djokovic nel 2024, diventerà l’incubo del campione serbo e lo porterà a smettere”.
Difficile immaginarsi un tennis mondiale senza Djokovic, ma Panatta aveva sottolineato ache come la storia del tennis abbia spesso mostrato cicli simili. Ha citato esempi emblematici come il ritiro di Bjorn Borg con l’arrivo di John McEnroe e quello di McEnroe con l’avvento di Boris Becker. Secondo Panatta, Sinner potrebbe essere il giocatore destinato a portare un cambiamento epocale, seguendo questa tradizione storica di passaggio di testimone tra generazioni di campioni.
Con Jannik in cima alla classifica mondiale e una serie di vittorie impressionanti alle spalle, la profezia di Panatta sembra sempre più vicina a realizzarsi. Se il giovane tennista altoatesino continuerà a mostrare la stessa determinazione e abilità, potrebbe davvero diventare l’incubo di Djokovic e segnare l’inizio di una nuova era nel tennis. O forse lo sta già facendo.
Djokovic andrà in pensione? La profezia di Panatta si sta già avverando?
Dopo il ritiro dal Roland Garros per infortunio, anche alle ATP Finals Djokovic si è ritirato. Della questione ha parlato un altro ex numero uno al mondo, Jim Courier. Secondo il quale la carriera di Djokovic è tutt’altro che finita: “Penso che il prossimo anno ci dirà moltissimo. Il primo segnale sarà la decisione di aggiungere un allenatore al suo team nel corso di questa off-season e se arriverà in Australia con una nuova idea. Se non lo fa vuol dire che ha già un piede fuori dalla porta”.
Djokovic, secondo lui, continuerà a giocare: “Penso che Novak continuerà a essere in giro e a essere un problema per i migliori al mondo. A questo punto sarà lui che dovrà capire quanto vuole impegnarsi e non penso che sarà a un livello totale. Già quest’anno c’è stato un grande cambiamento negli Slam”.