Nato il 6 settembre 1991 a Belgrado (ma trasferitosi a Como all’età di sei anni), Alessandro Egger – che, all’edizione 2017 di Pechino Express, parteciperà in coppia con Cristina Vittoria Egger Bertotti – è un modello italo-serbo richiestissimo dai brand della moda. Su tutti Dolce&Gabbana, Maison per la quale è volto di punta. È stata infatti proprio la casa di moda di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, ad intuirne il talento. Tanto che, fin dagli inizi della sua carriera, Alessandro sfila sulle sue passerelle.
Ancor prima di essere un modello, Alessandro Egger è stato un idolo per gli adolescenti. Il merito va al ruolo di Nick, da lui interpretato nella serie tv “The Band”, prodotta da Magnolia per DeA Kids e, dal 2012, in onda su Super! (canale 47 del digitale terrestre). Nella serie tv, Alessandro Egger – che recitava nel ruolo di uno dei cinque componenti di Garage, una band al suo esordio -, oltre a mettersi alla prova come attore, ha anche cantato. E, i suoi brani, sono andati a comporre il “Diario Musicale”, album della colonna sonora della serie. «Prima di entrare nel programma ho fatto cinque casting, continuavo ad andare e tornare dagli studi televisivi» ha raccontato in un’intervista.
La sua carriera televisiva non si è però arrestata con il suo ruolo in “The Band”. Scelto come volto della campagna pubblicitaria di Mediaset Premium Accademy, è entrato nel cast della serie tv di grande successo “Un medico in famiglia”.
«La mia carriera nel mondo dello spettacolo è iniziata recitando in varie pubblicità e telepromozioni, ma la passione è nata fin da piccolo attraverso le recite scolastiche. Per me la recita non era solo uno svago pomeridiano: mettevo tutto me stesso nella parte, la studiavo e ripetevo in continuazione per dare il massimo per quell’evento che tanto aspettavo tutto l’anno, ovvero l’apertura del sipario e l’inizio della prima scena» ha raccontato. Oggi che è famoso, Alessandro Egger dichiara di non vivere la popolarità come un fardello. «Quando mi fermano per la strada per me è un vero piacere trattenermi con le persone, perché provo per loro una forma di riconoscenza ed è sempre un grande piacere avere un contatto con loro», ha infatti dichiarato.