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      Papa Francesco si mostra senza abito talare: cosa vuol significare? Ecco cosa aveva detto ben 7 anni fa

      L'apparizione inedita di Papa Francesco senza talare fa discutere: un gesto forte, tra umiltà e messaggio universale.

      Pubblicato:

      Giuseppe Guarino

      Giuseppe Guarino

      Giornalista

      Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

      Se c’è un’immagine che ha lasciato il mondo senza parole è quella più recente di Papa Francesco che, in una delle sue recenti apparizioni pubbliche, si è fatto vedere nella Basilica Vaticana senza il consueto abito talare bianco né il classico zucchetto. Al loro posto, il pontefice indossava solo una maglia intima di lana bianca, coperta da un poncho a righe, pantaloni neri e scarpe ortopediche. Seduto sulla sua sedia a rotelle, con i naselli per l’ossigeno, il Papa ha sorpreso non solo i fedeli, ma anche il clero stesso, abituati a una figura ben diversa.

      Papa Francesco senza abito talare: l’apparizione che ha colto tutti di sorpresa

      Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Vedere Papa Francesco senza abito talare non è cosa da tutti i giorni. E, a dirla tutta, anche quando è successo è avvenuto all’improvviso e senza preavviso persino per il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, e per padre Agnello Stoia, parroco della basilica.

      Il gesto, da molti, è stato interpretato come di profonda umanità e trasparenza: un Papa anziano e malato che non nasconde la propria fragilità e si mostra al popolo esattamente com’è, senza filtri. Per altri, però, la decisione del Santo Padre ha avuto un effetto quasi scioccante, che ha destabilizzato chi non si aspettava di vedere Bergoglio in abiti così dimessi, soprattutto in un contesto tanto solenne come quello della basilica romana.

      Cosa aveva detto Francesco sette anni fa sulla “moda che non c’è più”

      La scena ha ricordato a molti un passaggio di sette anni fa, quando, parlando ai gesuiti, Papa Francesco aveva già lasciato intravedere il suo pensiero riguardo all’abito ecclesiastico.

      Allora, con una punta di ironia, disse: “Grazie a Dio questa moda non c’è più“, riferendosi proprio all’uso dell’abito talare e del mantello.

      Durante quel colloquio, Bergoglio aveva sottolineato quanto ritenesse superata l’uniformità esteriore e come preferisse invece una “grande libertà” anche nella pastorale, ribadendo la necessità di “unità nella diversità”.

      Non a caso, aveva descritto i gesuiti come un “gregge di rospi”, ciascuno con il proprio cammino, ma tutti guidati dal discernimento e dall’obbedienza consapevole.

      Simbolo di vulnerabilità e umanità? Qual è il messaggio di questa apparizione di Francesco?

      L’episodio di oggi, quindi, sembra essere la naturale prosecuzione di quel pensiero: un Papa che rifiuta l’apparato simbolico e sceglie di mostrarsi nella sua vulnerabilità, come uomo prima ancora che come pontefice.

      Durante la visita in Basilica, tra l’altro, Bergoglio ha salutato i fedeli con semplicità, si è fermato a contemplare i restauri appena conclusi e ha pregato presso la tomba di San Pio X, dimostrando ancora una volta la sua vicinanza al popolo e la sua attenzione ai dettagli della vita della Chiesa.

      E il messaggio è possente: la forza del papato non risiede negli orpelli dell’abito, ma nella verità dell’incontro e nella testimonianza quotidiana di fede. La sua scelta di spogliarsi, letteralmente, dei simboli esteriori del potere ecclesiastico è un invito a guardare oltre le apparenze e a riconoscere la grandezza dell’umanità anche nella fragilità. Ancora una volta, non possiamo che fare i complimenti al Santo Padre.

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