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Le città di mare più brutte d'Europa: l'Italia è al secondo posto con questa località vicino Roma

Un'italiana conquista il secondo posto tra le città di mare più brutte d'Europa secondo The Telegraph. Cosa non convince di questa meta costiera?

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Ogni estate, milioni di turisti si riversano sulle spiagge europee in cerca di relax e bellezza. Ma non tutte le località costiere riescono a soddisfare le aspettative. Recentemente, The Telegraph ha stilato una lista delle città di mare più brutte d’Europa, quelle che, per vari motivi, risultano sgradite a molti visitatori. E, tra queste, l’Italia ha visto una delle sue località entrare in classifica: Ostia, una frazione di Roma, che si posiziona al secondo posto.

Ostia: una località con più ombre che luci

Ostia, a solo 30 km dalla Capitale, è conosciuta soprattutto per il suo sito archeologico, Ostia Antica, ma non riesce a brillare come meta turistica balneare. Secondo The Telegraph, la località è caratterizzata da sabbia “più o meno accettabile” e acqua “davvero da evitare“. Questi aspetti, insieme alla presenza di moderni palazzi che deturpano il paesaggio, hanno contribuito a darle una reputazione non proprio positiva. Inoltre, la carenza di verde e l’urbanizzazione spinta hanno reso l’atmosfera della zona meno accogliente rispetto ad altre mete costiere italiane.

Nonostante la vicinanza con Roma, che la rende facilmente raggiungibile per chi vuole una pausa dalle calde giornate romane, la località non ha saputo svilupparsi come un luogo che attrae per la sua bellezza naturale. La spiaggia e il mare non riescono a competere con le altre destinazioni più famose del Paese, e questo ha influito sulla sua immagine di destinazione turistica.

Le altre località europee nella lista

Ostia non è l’unica città di mare a non suscitare l’entusiasmo di chi la visita. In The Telegraph compaiono anche altre località che, per vari motivi, non riescono a risaltare come destinazioni ideali. Tra queste c’è Kemer in Turchia, che viene descritta come un’area caratterizzata da hotel insipidi, centri commerciali e parchi acquatici, creando un ambiente che sembra un mix tra una vacanza da villaggio e un set televisivo. Albufeira in Portogallo, e La Línea in Spagna, non sono molto diverse, con una crescente urbanizzazione che ha fatto perdere l’autenticità dei luoghi. Anche Laganas in Grecia e Ploče in Croazia vengono descritte come località che non hanno nulla da offrire a chi cerca un’esperienza di mare autentica e piacevole.

Le cause di un’immagine negativa

Le cause alla base di queste classifiche non sono solo estetiche. La scarsità di manutenzione, l’inquinamento e il sovraffollamento sono fattori che contribuiscono alla delusione di molti turisti. In località come Ostia, ad esempio, la mancanza di servizi adeguati e l’eccessiva costruzione hanno avuto un impatto negativo sulla qualità dell’esperienza turistica.

Anche le spiagge troppo affollate e la presenza di strutture turistiche poco curate non fanno che peggiorare l’immagine di queste località. Se in altre città europee l’industria turistica ha saputo mantenere un equilibrio tra natura e sviluppo urbano, in queste località ciò non è avvenuto, creando ambienti poco invitanti per i visitatori.

Mentre le città di mare più belle attirano ogni anno milioni di turisti grazie alla loro autenticità e alla bellezza dei paesaggi, altre, purtroppo, devono fare i conti con la crescente urbanizzazione e l’inquinamento. Ostia, in particolare, ha ancora un grande potenziale, ma per diventare una meta turistica davvero attrattiva, necessita di una serie di interventi per migliorare la qualità del suo ambiente e dei suoi servizi.

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