Settimana di espulsioni per i collegiali. La quarta puntata del docu-reality ‘Il Collegio 5’, andata in onda martedì 17 novembre, ha infatti visto ben tre allievi lasciare la scuola. Così, dopo Aurora Morabito espulsa sette giorni fa, anche Simone Bettin, Marco Crivellini e Rebecca Mongelli (l’aspirante Chiara Ferragni) sono stati colpiti dal provvedimento del Preside.
Il motivo è presto detto: i due ragazzi sono stati espulsi dal Convitto Regina Margherita di Anagni per cattiva condotta mentre l’allieva per non aver superato un esame. Per annunciare l’irrimediabile decisione, il Preside Paolo Bosisio si è rivolto ai collegiali con un discorso fermo e deciso. “Nella storia del collegio abbiamo avuto molti casi difficili, difficilissimi. – ha esordito parlando a Bettin e Crivellini – Alcuni studenti sono usciti fieri di avere il diploma in mano, guadagnato a fatica, ma soprattutto pronti ad affrontare la vita fuori dal collegio.”
Ed ecco la stoccata: “Penso di non aver mai avuto studenti come voi e non credo che ci sia molto da aggiungere: siete espulsi dal Collegio e dovete immediatamente lasciarlo.” Dopo queste parole in tv, sono arrivate prontamente le reazioni social dei due, ormai ex, allievi.
“Si è visto solo il Simone peggiore – ha sottolineato Simone Bettin nelle stories del suo profilo Instagram – Ricordatevi che l’apparenza inganna, se fossi come pensate voi non ci sarebbero rimasti così male i compagni a perdere due compagni fastidiosi. Gli ho dato molto anche se non si vede e, fidatevi, i miei genitori me ne hanno dette di tutti i colori per come mi sono comportato”.
Diverso il tono di Marco Crivellini, che suona come un completo mea culpa: “Rivedendomi mi vergogno per quello che ho fatto. Devo dire che mi sta bene”. E dopo i due allievi, ecco anche la terza espulsione, quella di Rebecca Mongelli che si era presentata come fan di Chiara Ferragni. Su Instagram ha ringraziato emozionata i fan “per i bei messaggi”. “Ho un po’ rivissuto quel momento – ha aggiunto – e mi sono fatta prendere dalle emozioni. E niente, è andata così.”