Si tratta di una fiaba europea dalle radici profonde, con probabili spunti letterari che risalgono a tempi antichi, sebbene la tradizione orale abbia preceduto la scrittura. L’ispirazione per questa storia ha probabilmente origine da un racconto di Apuleio presente nel suo lavoro “L’asino d’oro”, il quale narra la romantica vicenda di Amore e Psiche.
Una versione antica di questa fiaba, di origine francese, ritraeva il padre come un re e la Bestia come un serpente. Charles Perrault contribuì a rendere famosa questa storia includendola nei “Racconti di Mamma Oca” nel 1697. Altri autori, come Madame d’Aulnoy e Giambattista Basile nel “Pentamerone,” presentarono variazioni della medesima storia, contribuendo così a diffondere il suo fascino in diverse forme narrative.
- Qual è la vera storia della Bella e la Bestia?
- Come finisce la vera storia della Bella e la Bestia?
- Perché La Bella si innamora della Bestia?
Qual è la vera storia della Bella e la Bestia?
La fiaba, così come la conosciamo oggi, potrebbe aver fatto la sua comparsa nel 1756 grazie a Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve. Successivamente, Jeanne-Marie Leprince de Beaumont rielaborò questa storia e la sua versione fu tradotta in inglese l’anno successivo, diventando quella che oggi consideriamo definitiva.
Negli anni passati, questa fiaba ha ispirato numerose trasposizioni teatrali. In Francia, nel 1771, Marmontel scrisse una versione lirica de “La Bella e la Bestia,” basata sulla storia di Madame Leprince de Beaumont e intitolata “Zémire et Azor,” con musica composta da Grétry. Già nel 1742, Nivelle de la Chaussée aveva creato l’opera “Amour pour amour,” anch’essa ispirata a questa fiaba.
Nel corso del XIX secolo, questa storia ha conosciuto numerose versioni in Francia, Inghilterra e negli Stati Uniti. Sono state contate fino a 68 diverse edizioni stampate in quel secolo. Tra le più rilevanti spiccano un poema di Charles Lamb pubblicato nel 1811, un’opera in due atti di J.R. Planchée nel 1841, un libro illustrato da Walter Crane nel 1875, e un’edizione illustrata della fiaba curata da Eleanor Vere Boyle.
Basata sulla famosa fiaba francese di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, “La Bella e la Bestia” narra la storia di Belle, una giovane donna che si ritrova prigioniera di una terribile creatura, la Bestia, un tempo un principe condannato a trasformarsi in un mostro a causa dell’arroganza di una strega. Il castello della Bestia è abitato dalla servitù reale, ora trasformata in oggetti viventi. Per spezzare l’incantesimo e tornare alla sua forma umana, la Bestia deve trovare il vero amore, mentre l’intero castello, guidato dal candelabro Lumiere, si impegna al massimo per far innamorare Belle del loro padrone.
Secondo altre fonti storiche, si sostiene che La Bella e la Bestia siano realmente esistiti e abbiano vissuto alla corte di Enrico II di Francia. In particolare, si ritiene che la Bestia fosse in realtà un uomo di nome Petrus Gonsalvus, nato sull’isola di Tenerife in Spagna nel XVI secolo. Quest’uomo sembrava soffrire di una rara condizione chiamata ipertricosi, caratterizzata da una eccessiva crescita dei peli sul viso e su altre parti del corpo. Dopo essere arrivato a Parigi, Petrus avrebbe trovato protezione sotto l’ala di Enrico II e avrebbe persino sposato una nobildonna di nome Caterina.
L’idea di adattare “La Bella e la Bestia” era già nata nella mente di Walt Disney dopo il successo di “Biancaneve e i Sette Nani”. Anche se esiste solo un singolo disegno che testimonia una qualche considerazione su un possibile film, esso è opera dell’illustratore danese Kay Nielsen, che lavorò per la Disney negli anni Quaranta.
Gli artisti Disney hanno preso ispirazione dalla versione di quest’ultima, insieme a un adattamento cinematografico francese del 1946 realizzato dal regista Jean Cocteau. Pertanto, in questo articolo, adotteremo la versione di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont come punto di riferimento. È importante notare che questa panoramica potrebbe risultare sintetica e approssimativa, ma l’obiettivo di questo articolo è diverso: vogliamo confrontare la fiaba originale de “La Bella e la Bestia” con l’adattamento creato dai registi e dagli animatori dei Walt Disney Animation Studios. Tuttavia, non escludiamo la possibilità di esplorare ulteriormente la fascinosa storia di questa fiaba, che ha catturato l’immaginazione delle persone per generazioni con le sue numerose varianti.
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