Il solstizio d’inverno è uno degli eventi astronomici più importanti dell’anno: segna l’inizio dell’inverno astronomico e il giorno con il minor numero di ore di luce. Nel 2024, il fenomeno si verificherà il 21 dicembre alle ore 10:19, ma ciò che lo rende ancora più interessante è il comportamento del Sole intorno a questa data: un cambiamento nell’orario del tramonto che già nei giorni precedenti regala un anticipo del “ritorno” della luce.
Nonostante il 21 dicembre sia noto per essere il giorno più corto dell’anno, i pomeriggi iniziano ad allungarsi leggermente già prima del solstizio. Questo avviene a causa di un fenomeno particolare legato all’orbita terrestre e alla sua inclinazione: l’orario del tramonto smette di anticipare e comincia a posticipare già da metà dicembre. Per questo, è il momento perfetto per osservare il cielo al crepuscolo e notare come la luce del Sole sembri tornare a “regalare” qualche minuto in più.
- Il mistero del tramonto: quando cambia l’orologio
- Perché i pomeriggi si allungano prima del solstizio?
- Una data simbolica che invita a guardare al futuro
Il mistero del tramonto: quando cambia l’orologio
Guardando bene gli orologi, si può osservare che nelle giornate precedenti il solstizio l’anticipo del tramonto si interrompe. Ad esempio, a Roma il Sole tramonta intorno alle 16:37 nei primi giorni di dicembre, ma dal 12 inizia a posticipare leggermente, arrivando alle 16:39 entro il giorno del solstizio. Questo comportamento si registra in tutte le città italiane, con variazioni di pochi minuti a seconda della latitudine.
A Milano, il tramonto più anticipato si verifica tra il 9 e il 10 dicembre alle 16:39, ma già dall’11 dicembre comincia a posticipare, raggiungendo le 16:42 il giorno del solstizio. Anche nel Sud Italia si osserva lo stesso fenomeno: a Napoli, il tramonto si stabilizza intorno alle 16:35 fino al 14 dicembre, per poi iniziare a posticipare gradualmente. Questi piccoli cambiamenti, spesso impercettibili, sono il segnale di un lento ma costante ritorno alla luce.
Perché i pomeriggi si allungano prima del solstizio?
Il motivo dietro questo comportamento è legato all’ellitticità dell’orbita terrestre e all’inclinazione dell’asse terrestre. L’orbita non è perfettamente circolare, il che provoca una discrepanza tra l’orario del tramonto e il tempo solare medio. Questo significa che, mentre l’alba continua a ritardare anche dopo il solstizio, i pomeriggi iniziano ad allungarsi prima di questa data.
In altre parole, il solstizio non segna solo il culmine del periodo più buio dell’anno, ma rappresenta anche l’inizio di un lento e graduale ritorno alla luce. Già nei giorni precedenti, osservando con attenzione l’orologio, si può notare questa transizione, un fenomeno che è passato alla storia come un momento di rinascita e speranza.
Una data simbolica che invita a guardare al futuro
Il 21 dicembre non è solo una data astronomica, ma un evento che ha da sempre un forte significato simbolico nelle diverse culture. In passato, molte civiltà celebravano il solstizio d’inverno come il momento in cui la luce iniziava a “vincere” sulle tenebre. Ancora oggi, osservare il tramonto del 21 dicembre può essere un’occasione per riflettere sul ciclo naturale delle stagioni e sulla bellezza del nostro legame con il Sole.
Quindi, segnate questa data: il solstizio d’inverno non è solo il giorno più corto dell’anno, ma anche l’inizio di una nuova fase, in cui i pomeriggi iniziano ad allungarsi e la speranza di giornate più luminose si fa più vicina. Guardate bene gli orologi, perché il tramonto del 21 dicembre sarà il primo passo verso il ritorno alla luce.