In quest’anno che oramai volge inevitabilmente verso la sua conclusione, il cielo ci ha regalato tantissimi eventi memorabili: dalle piogge di stelle cadenti al passaggio della “cometa del secolo”, si sono affiancate le suggestive superlune che, di tanto in tanto, illuminano le nostre notti facendo capolino più o meno attese da appassionati e curiosi… Il meglio, però, non è ancora passato, anzi. Il 2024 non ha ancora visto concludersi tutta la sua magia e, nei prossimi giorni, arriverà l’ultima Superluna dell’anno: quella del Castoro. Andiamo a scoprire quando potremo ammirarla e in che modo questo evento ci permetterà di connetterci con il fascino misterioso del cosmo!
- Superluna del Castoro: quando la vedremo?
- Perché una Superluna è diversa dalle altre lune piene?
- Cosa c’è da sapere sulla Superluna del Castoro?
- Cosa richiama la Superluna del Castoro?
- La Superluna del Castoro sarà accompagnata dalle stelle cadenti
Superluna del Castoro: quando la vedremo?
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nel 2024 abbiamo potuto ammirare ben quattro superlune, tutte negli ultimi quattro mesi. Ad agosto abbiamo visto la “Superluna Blu”, a settembre la “Superluna del Raccolto”, ad ottobre la “Superluna del Cacciatore” e ora ci aspetta la “Superluna del Castoro”. Sarà l’ultima dell’anno e, tra tutte, la più piccola dato che si troverà a circa 361.867 chilometri dalla Terra.
La sua distanza non le impedirà di essere una luna piena più grande e luminosa rispetto al solito, grazie a una posizione ancora sufficientemente vicina da poterla definire “superluna”.
La data da segnarsi in agenda è quella di venerdì 15 novembre 2024, a partire dalle 22:29. La Superluna del Castoro si troverà nella costellazione dell’Ariete, ma sarà visibile anche nelle notti del 14 e del 16 novembre.
Per ammirare al meglio la Luna del Castoro, è consigliabile cercare un luogo buio e lontano dalle luci della città. Con un telescopio, si possono osservare dettagli sulla superficie lunare come crateri e mari.
Perché una Superluna è diversa dalle altre lune piene?
Ma cosa rende una Superluna così diversa dalle altre lune piene?
Il suo nome dice già tutto, con il termine stesso di “superluna” che suscita delle aspettative altissime: ci aspetta una visione spettacolare, nella quale il nostro satellite naturale sarà visibilmente più grande e brillante del solito.
In realtà, secondo gli astronomi, le differenze non sono così drastiche. A rendere una Luna piena “super” è la distanza che la separa dal nostro pianeta. La Luna segue infatti un’orbita ellittica intorno al nostro pianeta, il che implica che si avvicina e si allontana durante il suo percorso. Quando si trova nel punto più vicino alla Terra, chiamato perigeo, la sua luminosità e le sue dimensioni apparenti sono leggermente maggiori. Questo fenomeno è particolarmente apprezzabile durante le fasi di luna piena, creando quella che chiamiamo una Superluna.
Cosa c’è da sapere sulla Superluna del Castoro?
La Luna del Castoro non è solo un fenomeno astronomico affascinante ma, con il suo nome, rappresenta un richiamo ancestrale alla natura e ai cicli di vita che si susseguono qui sulla Terra, scanditi un tempo solo dai movimenti degli astri.
Il suo nome è suggestivo e deriva – come spesso accade per le superlune – da quello che le avevano dato i nativi americani, collegato all’osservazione attenta che queste popolazioni facevano rispetto ai comportamenti animali. In questo periodo – e durante questa luna piena novembrina – i castori si dedicano infatti alla costruzione delle loro dighe e alla raccolta di provviste volte ad affrontare l’inverno imminente. Si pensava che la Luna del Castoro avesse un’influenza potente sulla natura. Ad esempio, alcune tribù credevano che questo plenilunio influenzasse il comportamento degli animali, in particolare dei castori, spingendoli a intensificare la costruzione delle loro dighe.
Quanto al suo significato per gli esseri umani, le antiche tribù del Nord America collegavano l’arrivo di questa Luna a quello della stagione fredda e – come i castori – arrivava la necessità di prepararsi all’inverno sistemando meglio i propri ripari e preparando le ultime scorte per la stagione in arrivo. La “Luna del Castoro” è quindi diventata un simbolo del cambio di stagione, ma anche un invito a riflettere su un periodo di riposo della natura e di profonda introspezione personale.
Sebbene il nome più comune sia “Luna del Castoro”, questo plenilunio ha anche altre denominazioni, come “Luna del Lutto” o “Luna di Gelo“. Il primo nome richiama a novembre come “mese dei morti”, anche nella tradizione cristiana. Molte culture credevano che durante la Luna del Castoro si aprisse un varco tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti: questo era considerato un momento propizio per comunicare con i propri antenati. Il secondo è invece un riferimento più diretto al “passaggio di consegne” tra la stagione calda e la stagione fredda, segnato appunto da questa luna piena.
Cosa richiama la Superluna del Castoro?
Non è un caso che la Superluna del Castoro, oltre a richiamare questo simpatico animaletto, rappresenta il concetto stesso di transizione, ma anche di riflessione e distacco. In un momento come novembre, che segna idealmente il momento del passaggio definitivo verso l’inverno, è il momento ideale per prepararsi a un nuovo ciclo.
Come i castori che si attrezzano per sopravvivere ai mesi difficili, anche noi possiamo approfittare di questo periodo per riflettere e rinnovarci. Il cielo stesso ci ricorda che, mentre le giornate si accorciano e le temperature scendono, possiamo lasciare andare ciò che non ci è più utile, siano essi oggetti materiali o pensieri ormai obsoleti.
Nel corso dei secoli, la Luna del Castoro ha ispirato numerose tradizioni e leggende in diverse culture. Ad esempio, alcune popolazioni indigene americane organizzavano rituali e celebrazioni legate a questo evento astronomico.
La Superluna del Castoro sarà accompagnata dalle stelle cadenti
Lo spettacolo del cielo, però, non si ferma qui. Proprio mentre la Luna del Castoro illuminerà i nostri cieli, la Terra potrà vivere un altro spettacolo celeste: le stelle cadenti. Nelle notti precedenti e successive al 17 novembre, ci sarà il picco della pioggia di meteore delle Leonidi, che accompagneranno la Superluna.
Purtroppo, il fatto che la luna sia più luminosa del solito rischia di ridurre la visibilità delle meteore più deboli, attenuando leggermente il loro impatto visivo. Ma niente paura. Se volete godervi in pieno entrambi gli spettacoli vi basterà recarvi ad ammirare il cielo in aree particolarmente buie e senza inquinamento luminoso.
Le Leonidi sono in realtà piccoli frammenti della cometa Tempel-Tuttle. Quando la Terra incrocia l’orbita di questa cometa, questi frammenti entrano nell’atmosfera terrestre e bruciano, creando le scie luminose che noi chiamiamo stelle cadenti.