Luna dell'Uovo, il magico spettacolo prima di Pasqua: cosa vedremo la notte tra il 12 e il 13 aprile 2025

La Microluna Rosa del 2025 sarà anche la Luna dell’Uovo: tutto quello che c’è da sapere sul plenilunio primaverile tra leggende, religione e natura.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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La notte tra il 12 e il 13 aprile 2025 il cielo ci regalerà uno degli eventi astronomici più suggestivi della primavera: la cosiddetta Luna dell’Uovo, un fenomeno che coincide con la prima luna piena dopo l’equinozio di marzo e che quest’anno sarà anche una Microluna Rosa. Uno spettacolo che, pur essendo meno celebre della Superluna, ha un fascino tutto suo.

Che cos’è una Microluna?

Il termine “Microluna” si riferisce a una luna piena che si verifica quando il nostro satellite si trova all’apogeo, cioè nel punto più lontano dalla Terra lungo la sua orbita ellittica. In queste condizioni, la luna può apparire più piccola e meno luminosa rispetto al solito, ma resta comunque pienamente visibile e perfettamente rotonda. L’effetto è discreto ma percettibile, soprattutto per gli osservatori più attenti. Quella del 13 aprile sarà la prima Microluna dell’anno.

Perché si chiama Luna Rosa?

Ma perché si chiama “Luna Rosa”? Il nome ha origine nella tradizione nordamericana e non si riferisce al colore della luna, che resterà del solito tono argenteo. Il termine deriva dalla fioritura del muschio phlox, un fiore di un delicato rosa che sboccia proprio in questo periodo, segnando l’arrivo della primavera. Altre popolazioni indigene americane, come i Comanche, i Tlingit e i Sioux, legano questa luna all’inizio della stagione di rinascita e la chiamano “Luna che sboccia” o “Luna nuova di primavera”.

Nelle culture di altre parti del mondo, la luna piena di aprile ha significati religiosi e spirituali importanti. Per molte comunità musulmane, coincide con la Notte di Bara’at, una ricorrenza dedicata al perdono e alla riflessione, celebrata con preghiere e dolci tradizionali offerti a bambini e bisognosi.

A cosa si deve il nome “Luna dell’Uovo”?

Per i cristiani, invece, questa è la cosiddetta Luna di Pasqua, perché secondo le regole fissate nel Concilio di Nicea nel 325 d.C., la Pasqua cade la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Quest’anno, con l’equinozio avvenuto il 20 marzo, la luna del 13 aprile sarà proprio quella determinante per la data pasquale, fissata al 20 aprile.

Il nome “Luna dell’Uovo” affonda le sue radici nelle antiche tradizioni contadine e nei cicli naturali della primavera. In questo periodo dell’anno, infatti, molte specie animali — come le oche, le anatre e altri uccelli selvatici — iniziano la fase della deposizione delle uova, simbolo universale di rinascita e fertilità. Il termine è stato utilizzato in diverse culture per descrivere il plenilunio che accompagna l’esplosione della vita nei campi e nei boschi. Non è un caso che proprio l’uovo sia diventato uno degli emblemi più forti della Pasqua: un richiamo alla natura che si risveglia e al ciclo della vita che si rinnova.

Dal punto di vista astronomico, la luna piena si verificherà esattamente alle 2:22 (ora italiana) del 13 aprile, ma sarà visibile in tutto il suo splendore già a partire dalla sera del 12. Anche se sarà leggermente più piccola del solito, la sua luce attraverserà il cielo regalandoci un’atmosfera magica. Un appuntamento da non perdere, magari con uno sguardo rivolto al cielo e un pensiero alla natura che rinasce.

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