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Supermercato, stai con le cuffie e sistemi bottiglie sugli scaffali: guadagni fino a 38 € l'ora

Studente australiano guadagna una paga sorprendentemente alta con un lavoro part-time serale

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Trovare il lavoro dei propri sogni non è mai semplice, soprattutto quando si è studenti a tempo pieno, con un’agenda già fitta di impegni. Tuttavia, c’è chi riesce a conciliare studio e lavoro, ottenendo un impiego che non solo aiuta a coprire le spese quotidiane, ma che garantisce anche uno stipendio insolitamente elevato. Questo è il caso di uno studente australiano che ha scelto un lavoro part-time presso una famosa catena di supermercati, Coles, e ha rivelato in un video su TikTok di guadagnare ben 40 dollari australiani l’ora (circa 38 euro), un importo che ha stupito moltissimi utenti.

Un lavoro semplice con una paga sopra la media

L’impiego dello studente consiste nel riempire gli scaffali con bibite e altri prodotti durante il turno serale, dalle 20 alle 23. “Sistemo le bibite sugli scaffali, mi pagano 40 dollari l’ora. Lavoro serale, dalle 20 alle 23”, spiega il giovane nel video diventato virale. La paga, superiore al salario minimo australiano di circa 16 dollari, è giustificata dalle maggiorazioni per i turni serali. In Australia, infatti, chi lavora dalle 18 alle 23 part-time può contare su un incremento del 50% rispetto alla tariffa base. Per i lavoratori a tempo pieno, l’incremento è del 25%.

“Cosa mi piace di più? La paga è buona per il tipo di lavoro richiesto. Metto le cuffie, ascolto la musica e riempio gli scaffali. È un’attività abbastanza automatica”, racconta il giovane. Se lavorasse 20 ore settimanali, potrebbe guadagnare un reddito annuo di circa 20.000 dollari, superando la media dei suoi coetanei che si aggira intorno ai 16.000 dollari.

Una cifra che divide gli utenti

Non tutti, però, sono entusiasti di fronte a questa notizia. “Guadagna più o meno quanto me, che resto in piedi per dieci ore filate senza potermi sedere e interagendo con i clienti”, ha commentato un utente, evidenziando come il lavoro part-time serale possa sembrare più vantaggioso rispetto a lavori che richiedono maggiore interazione o impegno fisico.

D’altra parte, la versione dello studente è stata confermata da altri ex impiegati di Coles. “Ho fatto un colloquio per Coles, e la tariffa base era di 32 dollari. Per i turni notturni si aggiungono altri 8 dollari. Mi sembrano giusti”, ha scritto un altro utente. Questo dimostra che la catena di supermercati garantisce condizioni lavorative competitive, rendendola una scelta attraente per molti giovani.

Le sfide finanziarie degli studenti australiani

Nonostante le opportunità di lavoro part-time come quella raccontata, la situazione finanziaria degli studenti australiani non è tutta rose e fiori. Le pressioni economiche, sommate al carico di studio di chi frequenta l’università a tempo pieno, stanno influenzando negativamente il benessere generale degli studenti. Secondo l’analista Sophie Walls, “gli studenti che vivono da soli affermano di avere difficoltà a pagare l’affitto rispetto a chi lavora a tempo pieno”.

In effetti, molte delle entrate degli studenti vengono assorbite da spese essenziali come affitto, trasporti e alimentazione. Anche se un lavoro come quello di Coles può sembrare una soluzione ideale, resta il problema del bilanciamento tra impegni accademici e finanziari.

Una realtà che fa riflettere

Il caso dello studente australiano rappresenta un esempio positivo di come sia possibile trovare un lavoro part-time ben retribuito anche senza particolari qualifiche. Tuttavia, la storia evidenzia anche le sfide che molti giovani devono affrontare per mantenersi durante gli studi.

Con l’aumento del costo della vita e il carico di lavoro accademico, molte università e istituzioni stanno riflettendo sulla necessità di offrire maggiori supporti finanziari agli studenti, affinché possano concentrarsi sul loro percorso di studi senza essere sopraffatti dalle preoccupazioni economiche.

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