Tumore di Bianca Balti causato da mutazione genetica: il test per scoprire se si è portatori della malattia

Bianca Balti rivela la sua lotta contro il tumore ovarico. Scopri perché il test genetico BRCA può aiutare nella prevenzione.

Pubblicato:

Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Ultimamente si sta parlando molto della modella e icona internazionale Bianca Balti che, tramite i suoi canali social, ha rivelato di essere stata colpita da un carcinoma ovarico al terzo stadio, scoperto dopo essersi recata al pronto soccorso per un dolore persistente al basso ventre. Una rivelazione che riaccende il dibattito sulla prevenzione, a partire dal test per scoprire se si possa sviluppare il rischio di ammalarsi.

Bianca Balti: l’annuncio del tumore e il dibattito sulla prevenzione

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. “Domenica scorsa mi sono recata al pronto soccorso per scoprire che il mio dolore al basso ventre era un cancro ovarico al terzo stadio. Mi hanno operata, sono in ottime mani“, ha scritto Bianca Balti sui social, spiegando che il tumore si è diffuso a diversi organi.

Ho un lungo viaggio davanti, ma so che lo sconfiggerò“, ha scritto ancora la modella, volendo sottolineare il fatto che stia conducendo la sua lotta anche per le sue due figlie, per le persone che ama e per coloro che cercano forza in storie di resilienza come la sua.

Tra l’altro, questo nuovo drammatico annuncio arriva dopo una decisione che Balti aveva già preso nel 2022, quando si era sottoposta a una mastectomia bilaterale profilattica per prevenire il rischio di cancro al seno. Questo intervento era stato motivato dalla consapevolezza di essere portatrice della mutazione genetica BRCA1, una condizione che aumenta significativamente il rischio di sviluppare vari tipi di tumore, inclusi quello ovarico, al seno, alla prostata e al pancreas.

Come si combatte il tumore ovarico

Il caso della malattia della supermodella è riuscito a far risvegliare il dibattito sulla prevenzione del cancro. La rimozione chirurgica del tumore ovarico è attualmente la principale opzione terapeutica, ma il rischio di recidiva resta elevato, con un 25-30% di possibilità che la malattia si ripresenti.

La mutazione BRCA1 e il rischio di tumore

La mutazione BRCA1, di cui Bianca Balti è portatrice, è una delle principali cause genetiche di cancro ovarico. Questa mutazione genetica compromette la capacità delle cellule di riparare i danni al DNA, provocando una proliferazione incontrollata delle cellule, specialmente quelle delle ovaie e del seno. Le donne con la mutazione BRCA1 hanno un rischio del 40% di sviluppare il tumore ovarico durante la vita, mentre il rischio scende al 18% per chi ha la mutazione BRCA2.

Si stima che circa il 25% delle nuove diagnosi di carcinoma ovarico siano legate a queste mutazioni genetiche.

La diagnosi del carcinoma ovarico è spesso tardiva: come fare il test

Ogni anno in Italia circa seimila donne ricevono una diagnosi di tumore ovarico. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è pari al 43%, una percentuale relativamente bassa rispetto ad altri tumori, dovuta in gran parte al ritardo con cui viene individuato. Il carcinoma ovarico, infatti, non presenta sintomi nelle prime fasi e tende a progredire rapidamente. Nella maggior parte dei casi (circa l’80%), la diagnosi avviene quando la malattia è già in fase avanzata.

A differenza di altre neoplasie, come il tumore al seno o il tumore alla cervice uterina, per il carcinoma ovarico non esistono test di screening efficaci come la mammografia o il Pap test. Questa mancanza di strumenti diagnostici preventivi rende il cancro ovarico ancora più insidioso, motivo per cui è fondamentale prestare attenzione ai segnali del corpo e considerare test genetici per coloro che presentano un rischio maggiore.

Il test genetico BRCA: uno strumento per la prevenzione

Sebbene il cancro ovarico non sia facilmente diagnosticabile nelle sue fasi iniziali, esiste un test genetico specifico, il test BRCA, che permette di individuare se una persona è portatrice delle mutazioni BRCA1 o BRCA2.

Questo test, consigliato per le persone che abbiano familiarità di tumore ovarico o per coloro che siano affette da un tumore al seno triplo negativo, può aiutare a definire le migliori strategie terapeutiche e avviare percorsi di sorveglianza intensiva per ridurre il rischio di sviluppare la malattia.

Inoltre, il test BRCA può risultare fondamentale anche per i familiari delle pazienti. Essendo una mutazione genetica ereditaria, conoscere la propria predisposizione può aiutare a intraprendere azioni preventive, come monitoraggi frequenti o interventi chirurgici profilattici, per diminuire il rischio di sviluppare il carcinoma ovarico o altre forme di tumore associate alla mutazione.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti