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113 anni, la dieta segreta del maratoneta più vecchio al mondo: cosa mangia tutti i giorni

Fauja Singh è indiano, ha 113 anni e viene considerato il maratoneta più longevo al mondo. Ecco qual è il suo segreto

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Si chiama Fauja Singh, è indiano, ha 113 anni ed è considerato il maratoneta più longevo al mondo. Dal 2013, dopo la maratona di Hong Kong, ha smesso con le gare, ma ha continuato a correre per diletto. Fauja Singh è nato a Bias Pind, località nel nord-est dello stato del Punjab, nel 1911. È di religione sikh e negli anni ’60 con la famiglia ha deciso di trasferirsi in Inghilterra, nella zona est di Londra.

Maratoneta da ottantenne

La passione per lo sport è nata in lui in tarda età, a 81 anni per la precisione. Una scelta dettata dalla volontà di ritrovare la serenità dopo la perdita della moglie e di un figlio. E da quel momento non ha più smesso di correre. 8-10 chilometri al giorno. Con un allenamento del genere si capisce come mai abbia partecipato a diverse maratone in tutto il mondo, da Londra a Toronto, dove nel 2011 è diventato ufficialmente il più anziano di sempre a correre una maratona, Edimburgo, New York.

Stile di vita e alimentazione

Ma qual è il suo segreto? Anche l’alimentazione naturalmente. Fauja Singh mangia solo cibi vegetariani. “Non posso dettare cosa mangiano gli altri, ma voglio condividere i benefici del mangiare vegetariano con tutti coloro che sono disposti ad ascoltare” ha spiegato in un’intervista di qualche anno fa.

“Sono stato prevalentemente vegetariano per tutta la vita. Nella religione sikh si mangia per vivere, non si vive per mangiare – ha continuato Fauja – Nel Punjab, la cintura verde dell’India da cui sono originario, la maggior parte delle persone mangia ciò che coltiva: attribuisco la mia longevità ai semplici cibi vegetariani punjabi, come chapati, dal, sabji e saag”.

Mangiare solo quello che chiede il corpo

E ancora, ha dichiarato: “Abbiamo tutti bisogno di una dieta equilibrata e sana. Non importa quanto sia bello da vedere o dolce il cibo: se il tuo corpo non riesce a digerirlo, perché mangiarlo? In molte parti del mondo, le persone muoiono a causa della fame, mentre altre muoiono a causa dell’eccesso di cibo. La mia soluzione è solo mangiare ciò di cui il mio corpo ha bisogno“.

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