Antonino Cannavacciuolo: "L'Accademia è magica: studio e cucina"

Antonino Cannavacciuolo ci parla della seconda stagione di 'Antonino Chef Academy', in partenza martedì 27 ottobre Sky e Now TV.

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Martedì 27 ottobre riaprono i battenti di Antonino Chef Academy, l’Accademia di Chef Antonino Cannavacciuolo le cui puntate andranno in onda su Sky e Now TV. Il format, produzione originale Endemol Shine Italy per Sky, riparte con una nuova classe di giovani professionisti – tutti tra i 18 e i 23 anni – in gara per conquistare l’ambitissimo posto ai fornelli della celebre cucina di Villa Crespi, ristorante stellato dello stesso Cannavacciuolo.

“L’Accademia è un qualcosa di magico. – ci dice subito Chef Antonino – Quello che si fa in Accademia non lo potrai mai fare a casa. Devi studiare e questo porta i ragazzi a migliorare. Oggi nella mia cucina ho un talento che si chiama Davide Marzullo. Sta già ricoprendo un ruolo importante. È un ragazzo che ha fatto l’accademia e sta lì a dire la sua. Questo voglio da questi ragazzi. Voglio farli crescere e farli lavorare a Villa Crespi”. Cannavacciuolo non nasconde di fatto la sua passione per il format, tanto da confessare di avere un sogno nel cassetto: riuscire a realizzare almeno 5-6 stagioni di Antonino Chef Academy per dar vita a un ristorante gestito esclusivamente dai vincitori di ogni edizione.

“L’obiettivo di questa Accademia è proprio quello di fare più edizioni, perché con 6-7 vincitori voglio aprire un ristorante. La televisione ha una sua forza. Tutti pensano che sia una falsa ma noi non siamo attori” chiarisce infatti lo chef.

Nella seconda stagione del programma, di fatto, tornano le 3 tipologie di prove sulle quali gli chef in gara dovranno sfidarsi (tecniche di cucina, test fuori sede e test di approfondimento). Al termine, in base alla classifica finale, colui che avrà totalizzato il voto più basso sarà costretto ad abbandonare l’Accademia.

“Torneranno i test fuori sede. – ci dice Antonino – Lo scorso anno eravamo sempre da soli in una fattoria, in un bosco. A causa del Covid abbiamo semplicemente evitato la parte del mercato. Fare la spesa è importante, così come saper trattare il prezzo. Voglio insegnare ai ragazzi che quello che risparmi è il tuo guadagno e puoi investirlo migliorando l’azienda”.

Torneranno anche gli ospiti (“Sono personaggi mai o poco visti in televisione – dice Cannavacciuolo – i grandi chef, anche se sono un po’ all’oscuro, possono insegnare a tanti”), di cui Antonino va particolarmente fiero. Non a caso, lo Chef ci tiene a fare una distinzione tra la sua Antonino Chef Academy e altri programmi tv come MasterChef.

“Sono due linee diverse. – ci spiega – In Accademia i concorrenti sono già lavoratori nel mondo della ristorazione. Stanno muovendo i primi passi in cui mi rivedo. La loro età va da 18 ai 21-22 anni.  A quell’età ti fai le ossa, è il momento giusto per imparare il lavoro. A Masterchef arrivano persone che si vogliono mettere in discussione, ma uno che a 60 anni si mette in discussione vuole solo cambiare vita e nei piatti si vede la differenza”.

“È questo il bello di questa Accademia – conclude lo Chef – si cucina, si cucina, si cucina”.

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