Cosa succederebbe se la Terra iniziasse a girare al contrario

Ecco che cosa accadrebbe al nostro pianeta se la Terra girasse in senso opposto

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se la Terra ruotasse al contrario? Certamente le diverse aree del nostro pianeta vedrebbero il proprio clima decisamente stravolto, ma cerchiamo di capire come.

Innanzitutto a causa della forza di Coriolis cicloni e basse pressioni avrebbero una rotazione opposta all’attuale, nel nostro emisfero ruoterebbero in senso orario mentre nell’emisfero australe in senso anti orario. Stessa considerazione per le alte pressioni.

I cambiamenti nel clima, dall’Italia al Brasile

Ecco allora che il clima nel nostro emisfero sarebbe molto differente da quello attuale. In Europa gli inverni sarebbero rigidissimi perché le correnti risucchiate dall’Artico finirebbero sulle nostre nazioni senza passare sull’Atlantico ma sulle steppe russe senza mitigarsi. In Italia la neve potrebbe cominciare a cadere a bassa quota già da Ottobre con un lungo inverno che durerebbe fino ad Aprile inoltrato.

Negli Usa la costa orientale sarebbe molto più mite di quella occidentale, esattamente il contrario della situazione attuale. La neve a New York sarebbe un evento raro mentre sarebbe quasi la norma in città come Los Angeles o San Francisco. I cicloni tropicali vedrebbero invertita la propria rotta e andrebbero a colpire più spesso l’Africa nord occidentale e l’Europa occidentale invece dei Caraibi e degli Stati Uniti meridionali.

L’impatto sarebbe visibile anche in termini di deserti e aree verdi. Il Brasile potrebbe prendere il posto del Sahara ed essere uno dei più grandi deserti del Pianeta, mentre il Sahara potrebbe avere le caratteristiche attuali del Brasile, quindi molto verde e piovoso.

L’aumento dell’ossigeno nell’atmosfera

L’alterazione delle correnti oceaniche, fa sapere ancora la fonte, potrebbe favorire la proliferazione dei cianobatteri, che sono i principali produttori di ossigeno nella fase iniziale del Pianeta. L’ossigeno potrebbe quindi essere in percentuale molto più dell’attuale 20%. A prima vista ciò potrebbe essere un aspetto più che positivo, ma in realtà non lo è perché anzi sarebbe dannoso per lo sviluppo delle specie animali, compresa la nostra.

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