Vi capita spesso di dimenticare le cose? Non preoccupatevi, è sintomo d’intelligenza ed è la scienza stessa a dirlo. Secondo i risultati di uno studio condotto presso l’Università di Glasgow, in Scozia, coloro che tendono a dimenticare sono più propensi anche ad imparare. Per molti può rappresentare un problema, in quanto si viene spesso accusati di essere distratti o di non prestare la dovuta attenzione. Da oggi si può smettere di farsi divorare dai sensi di colpa, perché essere più intelligenti rispetto alla media non è decisamente un difetto.
- Cervello elimina informazioni secondarie
- I ragazzi dimenticano: ecco perché
- Quando dimenticare è una patologia
Cervello elimina informazioni secondarie
Memorizzare e imparare qualsiasi cosa sono due cose completamente differenti e ci sono alcune menti che tendono a dividere i concetti automaticamente. Non dimentichiamo ciò che impariamo, ma il nostro cervello elimina tutte le informazioni secondarie per lasciare il posto a quelle nuove.
Dimenticare è infatti un processo completamente naturale e fa in modo di aumentare e velocizzare la capacità di apprendimento. Le persone più smemorate, quindi, non ricordano diversi fatti che non abbiano un’importanza rilevante, semplicemente perché ne hanno immagazzinati molti altri, i quali hanno sostituito i precedenti.
I ragazzi dimenticano: ecco perché
Un esempio comune sono i ragazzi che vanno a scuola e ogni giorno devono studiare numerosi argomenti di materie diverse. Alcuni di essi possono trascorrere ore sui libri, ma al momento dell’interrogazione riuscire a ricordare soltanto i concetti fondamentali. A quell’età si può pensare che dimenticare le cose sia segno di qualche problema, ma è tutto il contrario: si dispone di una grande intelligenza. Non c’è dunque di che preoccuparsi perché la mente non eliminerà ciò che si è imparato. Si rischia di ottenere voti più bassi, ma l’esame si supera lo stesso.
Quando dimenticare è una patologia
Dimenticare le cose nel lavoro o nella vita privata può portare ad avere momenti imbarazzanti e questo è certo. L’intelligenza, infatti, non basta a salvare coloro a cui, magari, passa di mente il compleanno del proprio partner o del migliore amico.
In ogni caso si può sempre fare qualcosa per rimediare. Se non si hanno perdite di memoria rilevanti, che possono anche essere sintomo di malattie come l’Alzheimer, non bisogna allarmarsi: dimenticare è il primo passo verso l’apprendimento, secondo l’autore dello studio. Vuol dire avere un cervello flessibile.