Truffe e raggiri a Chi vuol essere milionario?, Gerry Scotti smentisce drasticamente che possa mai essere accaduto. E lo fa in un’intervista rilasciata a La Stampa, commentando la miniserie britannica Quiz (che debutta a partire da martedì 16 marzo su Timvision), che racconta la storia di Charles Ingram, vincitore nel 2001 dell’intero montepremi di Who Wants To Be a Millionaire?. Una notizia felice, tranne per il fatto che Ingram avesse palesemente imbrogliato.
“Anche da noi – commenta Gerry Scotti – si era creato questo seguito di aficionados, che riguardava un po’ tutti i giochi a premi. Una genia di concorrenti di professione. A noi frenare il fenomeno e intercettare i furbetti informandoci per bene su di loro”.
Ma si è mai verificata davanti agli occhi di Gerry Scotti una situazione à la Charles Ingram? “Il conduttore è il più adatto a capire se qualcosa non funziona. – risponde Scotti – Il dubbio qualche volta mi è venuto: ho fatto sospendere con una scusa la registrazione. Abbiamo controllato: ma non abbiamo trovato né microfoni né auricolari. Ci siamo sempre sbagliati”.
“Io sono convinto che nessuno ci abbia mai raggirato. – conclude il conduttore – Direi che è più pane per i denti di Antonio Ricci una cosa del genere. Se solo avesse subodorato qualche magheggio, ci avrebbe messi alla griglia con giocosa ferocia. Me compreso che pure gli sono sodale a Striscia”. E, proprio sulla vicenda raccontata dalla miniserie Quiz, commenta: “Sono andato a vedermi la puntata incriminata. Da addetto ai lavori mi è parso imbarazzante che non si fossero subito accorti di quanto stava accadendo: i colpi di tosse che pilotavano le risposte, il palo che si appisola sulla domanda cruciale e la moglie che tossisce sulla risposta finale. Quanto a Ingram, pare un caso da assistenti sociali, un po’ gonzo, quasi simpatico per come è umoristico”.