Salvatore Russo, interprete del film “Gomorra” di Matteo Garrone, è stato arrestato in un blitz anti-droga a Napoli. Il 44enne è stato sorpreso dai Carabinieri nel quartiere Scampia, insieme al 36enne Giuseppe Molfetta e a Raffaele Della Rotonda, di 47 anni. I tre sono stati tratti in arresto con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio in concorso. Inoltre, secondo gli investigatori, sarebbero vicini al clan della “Vanella Grassi”, l’organizzazione criminale a cui sarebbe legata la piazza di spaccio di spaccio delle cosiddette “Case dei Puffi” a Scampia. Al gruppo criminale si sono ispirati gli autori della fortunata serie tv “Gomorra” per i alcuni dei protagonisti della seconda stagione.
I carabinieri avrebbero colto in flagrante Salvatore Russo e gli altri due complici mentre spacciavano eroina e cocaina a dei tossicodipendenti. Stando a quanto hanno riferito le forze dell’ordine, i tre si erano divisi i compiti: Salvatore Russo, fungeva da vedetta, ordinando i clienti in fila per evitare resse che potessero destare sospetti, e tenendosi pronto a lanciare l’allarme in caso avesse avvistato le forze dell’ordine.
Giuseppe Molfetta si occupava dello spaccio mentre Raffaele Della Rotonda si occupava del rifornimento quando finivano le scorte di droga. Tratti in arresto dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Stella, i tre pusher sono stati portati nella casa circondariale di Poggioreale. Nella celebre pellicola di Garrone, tratta dal romanzo di Roberto Saviano, Salvatore Russo interpretava un addestratore di giovani reclute della camorra: per testare il coraggio dei ragazzi che addestrava alla malavita, sparava, in uno scantinato, contro i loro giubbotti antiproiettile.
Salvatore Russo è il quinto attore del film “Gomorra” ad essere finito in carcere. L’ultimo era stato il 35enne Azize Pjamaa, che nella celebre pellicola interpretava uno spacciatore di eroina. A finire in manette era stato anche il 53enne Bernardino Terracciano, “Zì Bernardino” nel film, arrestato perché coinvolto nell’indagine sulle estorsioni agli imprenditori e sugli appalti controllati dai Casalesi a Castel Volturno. Durante il blitz che ha portato all’arresto di Salvatore Russo e dei suoi due complici, i militari hanno sequestrato 122 dosi di eroina, 25 di cocaina e circa 370 euro in contanti.