Se presti la tua auto ad un amico rischi una multa fino a 3mila €: cosa prevede il Codice della strada

prestito dell’auto a familiari e amici è regolato da nuove norme

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Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

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A partire dal 14 dicembre 2024, il nuovo Codice della Strada ha introdotto alcune modifiche per quanto riguarda il prestito dei veicoli ad altre persone, anche tra familiari. Sebbene il prestare l’auto a un amico o un parente possa sembrare un gesto comune e innocente, ora è necessario prestare attenzione a come e quando avviene, poiché le nuove normative pongono limiti specifici e sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole.

Il nuovo limite di 30 giorni consecutivi

La principale novità introdotta dal Codice della Strada riguarda la durata del prestito di un’auto. Ora, un veicolo può essere guidato da una persona diversa dal proprietario solo per un massimo di 30 giorni consecutivi. Questo limite si applica a tutti i casi, anche a quelli in cui l’auto viene prestata a familiari non conviventi, come ad esempio figli che vivono in un’altra città o parenti stretti che necessitano di utilizzare l’auto per un periodo determinato.

Se il prestito supera i 30 giorni consecutivi senza una formale registrazione, il conducente rischia pesanti sanzioni amministrative. Le multe vanno da un minimo di 728 € fino a un massimo di 3.636 €, e oltre alla multa, potrebbe esserci il ritiro della carta di circolazione del veicolo. La ragione di queste sanzioni risiede nella volontà di evitare l’uso non autorizzato e incontrollato dei veicoli, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza stradale e garantire un migliore monitoraggio dell’uso dei mezzi di trasporto.

Il controllo delle forze dell’ordine

Le forze dell’ordine hanno a disposizione strumenti per garantire che questa nuova normativa venga rispettata. In caso di controlli stradali o incidenti, i dati del veicolo e del conducente vengono registrati. Se la stessa persona viene fermata alla guida dello stesso veicolo dopo il termine dei 30 giorni senza aver formalizzato il prestito tramite i canali appropriati, scattano le sanzioni previste dalla legge.

Questo sistema di verifica mira a prevenire situazioni in cui il proprietario del veicolo non è consapevole dell’uso del suo mezzo da parte di un’altra persona, e a tutelare entrambi i soggetti coinvolti. La sanzione amministrativa non si limita solo al conducente, ma può ricadere anche sul proprietario, se non ha formalizzato correttamente il prestito dell’auto.

La soluzione: il contratto di comodato

Per evitare problematiche e sanzioni, la soluzione proposta dal Codice della Strada è l’adozione del contratto di comodato, che permette a chi prende in prestito un veicolo di utilizzarlo legalmente senza limitazioni temporali. Questo accordo formale permette di stabilire chiaramente i termini del prestito, evitando l’imposizione di sanzioni e definendo le responsabilità in caso di incidenti o violazioni del Codice della Strada.

Il contratto di comodato deve essere registrato presso la Motorizzazione Civile, tramite la compilazione del modulo TT2119, accompagnato da una dichiarazione firmata dal proprietario del veicolo. La registrazione di questo contratto ha un costo di circa 26 €, comprensivo di bollo e diritti amministrativi.

I vantaggi del contratto di comodato

Oltre a permettere l’uso del veicolo senza incorrere in sanzioni, la registrazione del contratto di comodato tutela entrambi i soggetti coinvolti. In caso di incidente o infrazione, la responsabilità è chiaramente attribuita a chi è autorizzato ad utilizzare l’auto. Inoltre, è fondamentale verificare che la polizza assicurativa sia compatibile con la situazione, poiché alcune assicurazioni potrebbero non coprire danni o incidenti se il conducente non è formalmente autorizzato tramite contratto.

Prestare l’auto a un amico o a un familiare potrebbe sembrare un’azione innocente, ma con le nuove disposizioni del Codice della Strada, è necessario prestare molta attenzione ai dettagli. Se il prestito dura più di 30 giorni consecutivi, è fondamentale formalizzare l’accordo tramite il contratto di comodato, al fine di evitare multe salate e complicazioni legali. Registrando il contratto presso la Motorizzazione Civile, non solo si rispettano le leggi, ma si tutelano anche le proprie responsabilità in caso di imprevisti. Assicurati quindi di informarti adeguatamente e di adottare la soluzione giusta per evitare sorprese.

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