Fonte: Ansa

Questo è il primo cane a entrare in Senato: le nuove regole di Palazzo Madama sugli animali domestici

Palazzo Madama accoglie Puggy, il primo cane a varcare le porte del Senato:

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Se pensavi che il Parlamento fosse un posto solo per politici incravattati e discorsi interminabili, preparati a ricrederti! A fare il suo ingresso a Palazzo Madama non è stato un nuovo senatore, ma un simpatico carlino di nome Puggy. Il fedele amico a quattro zampe ha scritto la storia diventando il primo cane ufficialmente ammesso in Senato. Dietro al suo ingresso, però, c’è una svolta più ampia: nuove regole che potrebbero cambiare il rapporto tra animali domestici e istituzioni. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Un ingresso storico a Palazzo Madama

Per la prima volta nella storia del Senato italiano, un cane ha varcato le soglie di Palazzo Madama. Il protagonista di questo evento è Puggy, un carlino di 12 anni di proprietà della senatrice Michaela Biancofiore. Questo ingresso segna un cambiamento nelle normative interne riguardanti la presenza di animali domestici nelle istituzioni governative.

Il 6 febbraio 2025, Puggy ha accompagnato la senatrice Biancofiore durante una seduta del Senato, diventando il primo cane a essere ammesso ufficialmente nell’aula. Questo evento è stato possibile grazie a una recente modifica del regolamento di Palazzo Madama, che ora consente ai parlamentari di portare con sé i propri animali domestici, purché vengano rispettate specifiche linee guida.

Le nuove regole per gli animali domestici

Le nuove disposizioni stabiliscono che gli animali devono essere tenuti al guinzaglio o in appositi trasportini durante la loro permanenza all’interno del Senato. Inoltre, è responsabilità del proprietario garantire che l’animale non arrechi disturbo alle attività istituzionali né agli altri presenti. I proprietari devono ovviamente garantire lo stato sanitario dell’animale tramite certificazioni appropriate.

Queste misure mirano a garantire un equilibrio tra il benessere degli animali e il corretto svolgimento delle funzioni parlamentari. Le disposizioni sono state introdotte in via sperimentale per un anno, con una prima valutazione prevista dopo sei mesi per monitorare l’efficacia e l’eventuale necessità di apportare modifiche al regolamento

Le reazioni e il dibattito pubblico

L’ingresso di Puggy in Senato ha suscitato diverse reazioni. Alcuni hanno accolto positivamente l’iniziativa, vedendola come un segno di apertura e modernizzazione delle istituzioni italiane. Altri, invece, hanno sollevato dubbi sull’opportunità di permettere la presenza di animali in un contesto formale come quello parlamentare. La senatrice Biancofiore ha difeso la sua scelta, sottolineando l’importanza di promuovere una cultura più inclusiva anche nei confronti degli animali domestici.

Un passo verso l’inclusività

L’ammissione di Puggy in Senato rappresenta un passo simbolico verso una maggiore inclusività nelle istituzioni italiane. Riflette una crescente consapevolezza dell’importanza degli animali domestici nella vita delle persone e riconosce il legame profondo che molti individui hanno con i loro compagni a quattro zampe.

L’ingresso di Puggy a Palazzo Madama segna sicuramente un momento storico per il Senato italiano, che evidenzia un cambiamento nelle normative interne riguardanti la presenza di animali domestici. Questo evento ha stimolato un dibattito pubblico sull’opportunità e le implicazioni di tali decisioni, sottolineando la necessità di bilanciare tradizione e modernità nelle istituzioni del Paese. Con questa svolta, chissà che un giorno il Senato non si doti di un’area relax per amici a quattro zampe o di una ciotola d’acqua accanto agli scranni!

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