Quando salare l'acqua della pasta? Hai sempre sbagliato a mettere il sale

Il dilemma in cucina quando stiamo per cucinare un buon piatto di pasta è: salare l’acqua prima o dopo? Ecco come non sbagliare

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Spesso abbiamo sentito dire che salare l’acqua prima di gettare gli spaghetti aiuti l’acqua a bollire prima, facendoci risparmiare tempo e gas: purtroppo quella che sembra una verità acquisita si fonda su una menzogna. Vediamo perché e altri consigli utili da adottare in cucina quando si tratta di far bollire l’acqua.

Cosa dice la Fisica: la lezione del prof su Tik Tok

Come spiega Vincenzo Schettini de “La Fisica Che Ci Piace”, la presenza del sale innalza leggermente la temperatura di ebollizione dell’acqua. “Pensate che per essere innalzata di 1 °C da 100 a 101, ci verrebbero 250 g di sale dentro 4 litri d’acqua quando invece normalmente ne utilizziamo circa un decimo di questa quantità e quel poco sale che aggiungiamo all’acqua non cambia in sostanza la temperatura di ebollizione” spiega il professore su Tik Tok.

Quindi, come rispondere alla domanda quando è bene aggiungere il sale, prima o dopo l’ebollizione? La risposta di Schettini è che non cambia nulla. Il professore, tuttavia, ci tiene a dare un consiglio finale.

“Se siete abituati ad aggiungere il sale nel momento in cui l’acqua bolle, aggiungetelo gradatamente. Ogni granello di sale, infatti, rappresenta in acqua un centro di nucleo che innesca la formazione della bolla. Tanto sale in un colpo solo significa tantissime bolle, ovvero un disastro che riesce dalla pentola. Quindi aggiungeteli in due fasi: prima poco, e poi tutto il resto resto” spiega il professore nel video.

Cosa dice lo chef: il consigli della scuola alberghiera

La chimica ci insegna infatti che il punto di ebollizione dell’acqua è 100°C, ma se aggiungiamo un’altra sostanza, si va incontro al fenomeno che prende il nome di innalzamento ebullioscopico: ovvero se la sostanza pura, nel nostro caso l’acqua, diventa una soluzione (viene cioè aggiunto un altro componente), il punto di ebollizione sale leggermente. Quindi no, salare l’acqua prima non ci farà mangiare prima, eppure gli chef insegnano che per un buon piatto di pasta questa accortezza è obbligatoria.

Cosa cambia allora nel salare l’acqua prima o dopo aver buttato gli spaghetti? Viene a modificarsi il sapore della pasta, poiché – fanno sapere alla prima scuola alberghiera online – che il sale trattiene le sostanze aromatiche e nutritive del prodotto limitandone la dispersione: in questo modo, quindi, al termine della cottura (meglio al dente la pasta, ecco perché), la pasta sarà più saporita.

Al contrario, salare l’acqua a fine cottura equivale a favorire l’uscita di aromi e preziose sostanze dal prodotto facendo perdere alla pasta parte del sapore che invece dovrebbe mantenere.

Altri consigli utili per far bollire l’acqua prima

Se proprio volete risparmiare tempo (anche il 20% in meno), ricordatevi di usare il coperchio per la pasta, ma attenti a toglierlo in un preciso momento (ecco il trucchetto del mestiere per un piatto di pasta a regola d’arte).

L’ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi affinché cuciniate il miglior piatto di pasta della vostra vita è quello di scegliere con cura quando buttarla nell’acqua (gli chef fanno sempre così), altrimenti rischiereste di vanificare tutti gli sforzi.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti