Pasta, aggiungi il sale quando l'acqua bolle? Non è come pensi

La pasta è incredibilmente versatile e facile da cucinare, ma sul sale c'è qualcosa che non tutti sanno... ecco di cosa si tratta. Vi stupirà.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

La pasta è un piatto che tutti amiamo, facile da cucinare e incredibilmente versatile. Ma, per quanto riguarda il sale, c’è qualcosa che non tutti sanno. Infatti, gli chef sono molto attenti a questo aspetto, perché sbagliare la fase di salatura può rendere un fantastico piatto completamente immangiabile, e non solo perché troppo saporito o al contrario insipido.

Per quanto riguarda il momento in cui versarlo nell’acqua, la regola base dice di non aggiungere mai sale subito dopo aver buttato la pasta. Questo perché l’aggiunta della pasta, ossia di un corpo freddo, all’acqua bollente causa un abbassamento della temperatura e la cessazione dell’ebollizione.

Secondo la tradizione, il momento migliore per salare l’acqua è prima di buttare la pasta, quando l’acqua comincia a bollire. Oggi, però, sappiamo che questo è solo un falso mito. Il punto di ebollizione dell’acqua salata è solo marginalmente più alto, per una somma di appena un grado. Quindi, la verità è che non fa molta differenza in quale momento si aggiunge il sale all’acqua di cottura.

Ciò che è veramente importante è salare la pasta durante la cottura e non dopo. Durante la cottura, la pasta si gonfia e il sale può penetrare attraverso la superficie. In questo modo, esso si diffonde uniformemente nella pasta, dando un sapore perfetto a ogni boccone. Dopo la cottura, invece, si può salare solo la superficie della pasta e non l’interno. Questo perché il sale non può penetrare nella pasta una volta cotta.

Inoltre, ci sono anche alcune regole generali da seguire quando si aggiunge il sale alla pasta. Ad esempio, la quantità di sale dipende dalla quantità di pasta e dalla quantità d’acqua. In genere, si consiglia di usare 10-15 grammi di sale per ogni litro di acqua e 100 grammi di pasta. Tuttavia, questa è solo una linea guida generale e la quantità può variare a seconda delle preferenze personali.

World Pasta Day: il giorno più importante per la pasta

La produzione mondiale di pasta, oggi, sfiora i 17 milioni di tonnellate (+1,8% sul 2021), raddoppiando quasi i 9 milioni del 1998, secondo i dati elaborati da Unione italiana Food e IPO – International Pasta Organisation, e l’Italia è il primo paese al mondo nella classifica dei paesi produttori, con 3,6 milioni tonnellate di pasta prodotte nel 2022, con un fatturato che sfiora i 7 miliardi di euro, basti pensare che il 25% della pasta consumata nel mondo e il 75% consumata in Europa sono prodotti da un pastificio italiano.

Gli italiani, tra l’altro, sono i maggiori consumatori al mondo, con 23 chili pro-capite all’anno, tanto che la mangiano quasi tutti, il 99% almeno una volta a settimana, mentre al secondo posto troviamo la Tunisia con 17 kg ed il Venezuela con 12 kg è al terzo posto. Oltre i numeri, però, in questi 25 anni, cioè da quando esiste il World Pasta Day, che quest’anno si celebra il 25 ottobre, tanto è cambiato.

Rispetto al 1998, infatti, sono aumentati i Paesi destinatari, oggi sono quasi 200, con +6,4%, è triplicata la quota export, passando da 740mila a 2,3 milioni di tonnellate, rappresentando il 62,7% della produzione. Più della metà della pasta prodotta in Italia finisce all’estero: Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone si confermano i Paesi più ricettivi, acquistando complessivamente circa il 58% dell’export italiano di paste alimentari, mentre tra i mercati emergenti registrano ottime performance anche Arabia Saudita, Polonia e Canada.

Ma quali saranno le tendenze del futuro della pasta? Secondo l’Unione italiana Food, la preferenza di forme, quantità, ricette saranno sempre più lasciati alla libera interpretazione di ognuno. Si ridurranno le porzioni a fronte di più occasioni di consumo durante la giornata, le cotture saranno più veloci anche un solo minuto, ma soprattutto la pasta sarà sempre più sostenibile, il packaging realizzato con materiali flessibili e biodegradabili.

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