Un autoritratto realizzato in gran segreto e nascosto in un disegno. A secoli di distanza Michelangelo – proprio come è accaduto con Leonardo Da Vinci – ha continuato a sorprendere gli studiosi. Secondo gli esperti sarebbe suo l’autoritratto individuato nel disegno in cui l’artista immortalò Vittoria Colonna.
Un autoritratto in un ritratto
L’opera è stata studiata per molto tempo dagli esperti della Federal University of Health Sciences of Porto Alegre che hanno pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista “Clinical Anatomy”. Per il professor Deivis de Campos nel dipinto sarebbe stato nascosto un autoritratto di Michelangelo Buonarroti situato fra l’addome e il braccio della Marchesa di Pescara.
Non si tratta di una novità: in passato infatti gli esperti avevano già scoperto l’esistenza di un autoritratto. Il disegno era stato celato dall’artista in un sonetto dedicato a Giovanni da Pistoia. In quell’occasione Michelangelo si era disegnato con le mani protese verso l’alto, questa volta invece l’artista è piegato.
Per gli studiosi nel primo caso avrebbe voluto ricordare il suo lavoro nella Cappella Sistina, mentre nella seconda occasione avrebbe creato una sorta di caricatura, fingendo che il dipinto fosse stato realizzato dal suo alter ego in miniatura.
Un quadro rivelatore
Oggi il quadro si trova al British Museum e, secondo gli esperti potrebbe svelare: “informazioni preziose circa lo stato di salute del pittore”. “Questo studio – ha aggiunto Deivis – fornisce la prova che, anche se molto è già stato studiato in relazione alle opere di Michelangelo, abbiamo ancora molto altro da scoprire. In ogni opera dell’artista – ha concluso – è sempre possibile scoprire un fatto sorprendente, che di solito è associato ad un simbolo”.
Qualche anno fa altri studiosi erano riusciti ad individuare l’esistenza di simboli nascosti in varie opere di Michelangelo. Gli esperti avevano trovato nei lavori dell’artista alcune forme legate a tradizioni pagane e che evocavano simboli riguardanti la femminilità e la fertilità.
Non a caso nel 2017, lo stesso Deivis de Campos, alla guida di un team di scienziati, aveva trovato nelle Cappelle Medicee a Firenze, degli schizzi che sembravano ritrarre l’anatomia dell’apparato riproduttivo femminile, anch’esse opera di Michelangelo e volutamente nascoste.