Mauritia, il continente sprofondato nell’Oceano Indiano?

Alcuni ricercatori hanno scoperto nell'Oceano Indiano l'esistenza di un continente sommerso

Pubblicato:

SuperEva

SuperEva

Redazione Supereva

SuperEva è il magazine di Italiaonline dedicato a trend, curiosità, entertainment e “feel-good news”. Pensato per tutti ma soprattutto per la GenZ, molto “social” e sempre in cerca di notizie originali. Dalle tendenze del momento ai fatti più strani alle scoperte più divertenti: mille storie da scoprire ogni giorno”

In pochi lo sanno ma sulla terra sarebbe esistito un continente oggi sprofondato nell’Oceano Indiano. L’ipotesi, che molti danno ormai per confermata, era stata avanzata in una ricerca realizzata alcuni anni fa da un team di professionisti dell’Università sudafricana del Witwatersrand che avevano pubblicato il loro incredibile studio sulla famosa rivista scientifica “Nature”, ricerca che gode ancora di un notevole seguito.

Un continente scomparso vicino l’Oceano Indiano

Gli studiosi avevano rivelato di aver trovato prove molto convincenti dell’esistenza di un continente molto antico, sprofondato sul fondo dell’Oceano Indiano, nei pressi delle isole Mauritius. I ricercatori avevano spiegato come 80 milioni di anni fa, Mauritia fosse un unico continente, grande all’incirca come l’Italia del Nord, situato fra l’India e il Madagascar.

Con la nascita dell’Himalaya o molto prima a causa dei movimenti tettonici, il continente sarebbe andato distrutto, sprofondando nelle acque dell’Oceano. In realtà la ricerca di questo “continente perduto” era già iniziata nel 2013 quando Lewis Anthal aveva formulato le prime ipotesi riguardo l’esistenza di un continente sommerso, Mauritia, su cui poggiava l’arcipelago delle Mauritius.

Gli indizi dell’esistenza di Mauritia

A scatenare la curiosità del team di studiosi era stato il ritrovamento sulle spiagge di alcuni zirconi risalenti a 2 miliardi di anni fa, nonostante le isole avessero solamente 8 milioni di anni. A insospettire tutti c’era poi stata un’anomala forza gravitazionale presente sulle Mauritius e l’espulsioni di alcuni frammenti di un altro continente da parte dei vulcani che si trovano sulle isole africane.

“Sono come la plastilina: quando i continenti si tendono e diventano più sottili, si spezzano – aveva spiegato Martin Van Der Kranendock, dell’Università del Nuovo Galles del Sud -. È questa l’origine dei piccoli pezzi di crosta che affondano nell’oceano”.

L’ipotesi di Atlantide

Se ormai sull’esistenza di Mauritia s’è formato un consenso diffuso, la ricerca continua, soprattutto perché gli studiosi sono convinti che anche in Islanda e in Australia Occidentale si possano trovare dei continenti nascosti.

E ovviamente in tanti si chiedono se Mauritia, il continente sommerso, non possa essere Atlantide, il luogo magico, abitato da una grande civiltà sprofondato negli abissi in tempi antichi.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti