Sì può dare di più è stato il brano vincitore del Festival di Sanremo del 1987. La canzone era interpretata dal trio composto da Umberto Tozzi, Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri ed era, fin dall’inizio del Festival, considerata la favorita, vista la caratura degli interpreti e la loro inedita collaborazione. L’annunciata vittoria arrivò puntualmente, e il brano fu ben accolto dal pubblico (il singolo vendette 250.000 copie) pur non entusiasmando più di tanto la critica.
Come nacque il brano
L’idea di un brano a tre nacque negli spogliatoi della Nazionale Italiana Cantanti, di cui facevano parte i tre popolari cantanti. A scrivere la canzone provvide Tozzi, l’unico del trio a non avere mai partecipato a Sanremo, insieme a Giancarlo Bigazzi e a Raf. Una traccia vocale demo, su cui i tre interpreti avrebbero lavorato per la loro interpretazione, fu quindi registrata da Marco Masini, allora alle prime armi.
L’idea di un brano su solidarietà e cooperazione probabilmente venne dal successo ottenuto l’anno precedente da una collaborazione internazionale simile che aveva generato “We are the world”. Per il trio Tozzi, Morandi e Ruggeri quel brano doveva solo essere il primo passo di una lunga collaborazione, che però non vide mai la luce.
Un album che non si fece mai
I tre, infatti, avevano già in programma di realizzare un intero album insieme e fare un tour in cui ognuno interpretava i brani degli altri. In quel momento Morandi stava uscendo da un periodo difficile, Ruggeri era un giovane rampante e Tozzi arrivava da una serie di dischi poco fortunati, per cui l’operazione avrebbe giovato alla carriera di tutti.
L’unione del pubblico dei tre cantanti rischiava di generare un grande successo, e proprio la possibilità di un pesante sfruttamento commerciale dell’evento mise in crisi il trio.
Cosa accadde al trio
Quello che era nato come un gioco fra amici rischiava di diventare una macchina da soldi di grande portata, snaturando così l’idea di base della collaborazione. Già durante il Festival qualcuno aveva parlato di un progetto commerciale e costruito a tavolino per incrociare le fanbase dei tre interpreti.
Gianni Morandi propose di accantonare il progetto e il trio si sciolse di comune accordo. I tre rinunciarono quindi ad un successo assicurato e ad un tour, ma salvarono così la loro amicizia e la loro immagine dal rischio di essere accusati di speculazione.