La prospettiva dell’arrivo dell’estate 2024 porta con sé un allarme crescente in Toscana: un’invasione di zanzare e altri insetti che sta mettendo a dura prova la regione, con preoccupazioni che si estendono alle malattie trasmissibili da questi animalietti. Le recenti piogge hanno creato le condizioni ideali per la proliferazione di specie di insetti che da tempo erano dimenticate, aggravando la situazione soprattutto nelle aree alluvionate. Il bilancio è già preoccupante: nei primi mesi del 2024 sono stati registrati 17 casi di Dengue, una malattia virale che potrebbe ulteriormente diffondersi con l’aumento della popolazione di zanzare. Ma la situazione, in Toscana, è davvero così critica?
- Il cambiamento climatico e la diffusione degli insetti in Toscana: cosa sta succedendo
- Sorveglianza e malattie trasmissibili: il rischio più alto
- Le difficoltà nella gestione delle infestazioni: situazione critica in alcune aree
Il cambiamento climatico e la diffusione degli insetti in Toscana: cosa sta succedendo
Il cambiamento climatico sta modificando radicalmente il panorama degli insetti che ci circondano. In Toscana, come nel resto del mondo, le temperature più miti e le frequenti precipitazioni hanno favorito l’aumento esponenziale di zanzare e cimici.
Questi insetti non solo causano fastidi quotidiani, ma rappresentano una seria minaccia per la salute pubblica. Le zanzare, in particolare, sono vettori di diverse arbovirosi, tra cui il West Nile, l’Usutu, la Chikungunya, la Dengue e il virus Zika. Queste malattie possono essere importate da viaggiatori provenienti da aree endemiche e, una volta giunte in Toscana, possono diffondersi rapidamente tramite le zanzare locali.
Sorveglianza e malattie trasmissibili: il rischio più alto
La sorveglianza sanitaria in Toscana ha evidenziato un trend preoccupante. Nel 2023, è stato registrato un solo caso di West Nile, ma ben 19 casi di Dengue importati e 48 casi di infezioni da Toscana Virus, trasmesso dai pappataci e associato a casi di meningite e meningoencefalite. Nel 2024, con 17 casi di Dengue già confermati, si prevede che il numero di infezioni possa superare la media regionale, che oscilla tra i 10 e i 20 casi annuali, fatta eccezione per il picco del 2019 con 31 casi.
Dal 2013 al 2023, sono stati registrati 166 casi di Dengue in Toscana, con un tragico episodio lo scorso novembre, quando una donna italiana di 50 anni, rientrata dalla Thailandia, è deceduta a causa della malattia.
Le difficoltà nella gestione delle infestazioni: situazione critica in alcune aree
La situazione, a quanto pare, è particolarmente critica nelle aree colpite dalle alluvioni. Le zanzare, in particolare la specie Aedes Caspius, conosciuta come zanzara di valle, stanno proliferando grazie a inverni meno rigidi e condizioni climatiche favorevoli. Queste nuove specie sono molto più resistenti e difficili da debellare.
La Regione Toscana ha emanato nel 2022alcune linee guida stringenti che vietano le disinfestazioni adulticide, permettendole solo in casi di comprovata necessità, una condizione difficile da dimostrare. Inoltre, le normative europee limitano l’uso di alcuni prodotti chimici, rendendo ancora più complessa la lotta contro questi insetti. Ad ogni modo, le recenti infestazioni fanno pensare che potrebbe esserci un cambio di passo.
I rappresentanti della Regione Toscana e dell’Anci hanno recentemente organizzato un seminario online per le amministrazioni locali, fornendo istruzioni dettagliate sulle disinfestazioni. È stato ribadito che, nonostante le difficoltà, le disinfestazioni devono essere effettuate per proteggere la salute pubblica. La collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese di disinfestazione è cruciale per affrontare efficacemente questa emergenza.