Trovare piena serenità nella propria casa è, senza dubbio, il desiderio che coltiviamo tutti dal momento che le pareti domestiche sono il nostro rifugio. Rientrare dopo una giornata stressante al lavoro, per esempio, è un autentico toccasana per il nostro benessere, sia sul piano piscologico sia dal punto di vista fisico. Così come, in caso di studio o smart working, è importante avere l’ambiente giusto in cui potersi concentrare e dare il meglio di sé.
Da qui, dunque, è comprensibile come subire un furto rappresenti una vera e propria violazione dei propri spazi che ci fa sentire insicuri nel luogo che, più di ogni altro, dovrebbe darci protezione. E a proposito di sicurezza e di sensazione, ci sarebbero alcuni oggetti da evitare in quanto portatori di cattive influenze. Lo sostiene il sensitivo Inbaal Honigman che, come spiega al portale britannico Express.co.uk, è bene eliminare dalla propria abitazione una serie di articoli considerati a tutti gli effetti sfortunati. Pronti a scoprire insieme di quali si tratta e a disfarcene nel più breve tempo possibile?
Quali sono le piante da eliminare immediatamente
Il primo oggetto di cui è bene disfarsi secondo il sensitivo è il lillà, pianta ornamentale piuttosto popolare ma che è comunemente associata proprio al concetto di sfortuna. Alla base di questa convinzione c’è, come spesso in questi casi, il folclore e i racconti popolari. Spiega Inbaal Honigman: “L’antica tradizione inglese vieta i lillà in casa. Vecchi racconti popolari collegavano il lillà alle fate e agli spiriti maligni. , ospitarli in casa era considerata una cattiva idea”. Meglio, quindi, che chi ama questo fiore lo tenga piuttosto in giardino, soluzione che anche le tradizioni antiche accettavano.
Ma c’è una seconda pianta che non dovrebbe trovare posto nelle nostre stanze, per quanto la semplicità della sua manutenzione convinca molti ad acquistarla. Si tratta dei cactus, molto di moda ma di cui Honigman sottolinea l’aspetto negativo. Le spine, infatti, sarebbero portatrici di sfortuna poiché non favoriscono il flusso energetico normale di un’abitazione.
Con la sua forma appuntita e spinosa, dunque, la pianta grassa interrompe le energie spingendole in varie direzioni mentre dovrebbero scorrere in maniera uniforme. Anche in questo caso, meglio optare per il balcone o per il giardino.
Stando sempre ai vegetali, bisognerebbe disfarsi in fretta di qualunque pianta morta che con il suo avvizzirsi come minimo porta tristezza nell’abitazione. Rappresenta – prosegue Inbaal Honigman – “qualcosa che una volta era vivo e, con cure amorevoli, avrebbe potuto continuare a vivere. È abbandono e potenzialmente parla anche delle difficoltà emotive del proprietario della pianta”. Quindi, se si vuole mantenere la casa in uno stato di crescita vitale, occorre troncare i rami secchi.
Via gli orologi rotti e le vecchie scope
Dalle piante dotate di spine agli orologi rotti: questi, infatti, sono considerati sfortunati perché indicano un tempo fermo. Simbolicamente, quindi, sono collegati alla morte, in quanto statici e bloccati su un orario che non cambierà mai.
Un ultimo, insospettabile, oggetto sfortunato è costituito, infine, dalle scope vecchie che non usiamo più. Sono da buttare soprattutto quando ci si trasferisce in modo da non portarsi dietro l’energia negativa della precedente casa.