Nel corso del 2023, nel Lazio e, in particolare, a Roma, i lavoratori dovranno affrontare una significativa riduzione dei loro stipendi a causa di un aumento delle tasse. Questa misura colpirà i cittadini che rientrano nella fascia di reddito compresa tra i 15.000 e i 40.000 euro annui, interessando approssimativamente due milioni di contribuenti.
L’aumento previsto rappresenta un incremento dell’1,6% dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) mensile, sotto forma di un’addizionale regionale. Questa decisione avrà un impatto significativo sui bilanci dei cittadini del Lazio, inclusi pensionati e lavoratori autonomi, che dovranno fare i conti con una diminuzione delle loro entrate fino a circa 400 euro all’anno. A questa situazione si aggiungono ulteriori spese, come il rincaro del prezzo della benzina, dell’energia e le addizionali comunali di Roma, tra le più alte d’Italia.
L’incremento dell’IRPEF
In passato, il peso dell’IRPEF in questa regione era stato mitigato grazie a un fondo appositamente creato, noto come “taglia tasse”, istituito dalla Regione Lazio. Nel 2020, ad esempio, questo fondo ammontava a 323 milioni di euro. Negli anni successivi, il fondo era stato confermato con alcune variazioni. Nel 2022, il “Fondo taglia tasse” ammontava a 296 milioni di euro.
L’assessore al Bilancio regionale, Giancarlo Righini, aveva già previsto che sarebbe stato difficile intervenire per correggere la situazione anche nei mesi a venire. Rispondendo alle critiche dei sindacati, Righini aveva indicato che l’unica via possibile era quella di avviare un dialogo con il governo centrale per ristrutturare il debito della Regione Lazio, che nel 2021 aveva raggiunto una cifra considerevole di circa 22,75 miliardi di euro.
L’intervento della Corte dei Conti
Il colpo decisivo è giunto il 29 settembre, quando la Corte dei Conti ha reso pubblico il rendiconto del Lazio per il 2022, con l’eccezione di 170 milioni di euro mancanti che ora gravano sul disavanzo regionale. Questa cifra è significativamente superiore rispetto al “Fondo taglia tasse” degli anni precedenti, che si aggirava attorno ai 300 milioni di euro.
Pertanto, a meno di un intervento tempestivo da parte del governo centrale, i cittadini del Lazio dovranno affrontare una situazione economica difficile a partire da gennaio 2024. Coloro che guadagnano fino a 25.000 euro all’anno dovranno sostenere un aumento delle tasse di 160 euro rispetto all’anno precedente, mentre chi guadagna fino a 35.000 euro subirà un incremento di 320 euro.
Ridurre la pressione fiscale risulta impossibile
La giunta attuale ha dovuto affrontare numerosi problemi finanziari ereditati, tra cui un disavanzo sanitario di 218 milioni di euro, di cui 88 milioni non sono stati coperti dal Ministero dell’Economia, oltre a 170 milioni per adeguare i conti del 2022, di cui 34 milioni sono stati anticipati all’Ater per pagare la rateizzazione della rottamazione delle cartelle esattoriali.
L’ultima speranza è rappresentata da un intervento del governo, che tuttavia ha già molte sfide da affrontare nella prossima manovra finanziaria. I cittadini del Lazio dovranno quindi affrontare una situazione finanziaria difficile a causa dell’incremento delle tasse, che avrà un impatto significativo sulle loro buste paga a partire dal 2024. La situazione è ulteriormente complicata dalle difficoltà finanziarie ereditate e dalle scelte passate dell’amministrazione regionale, rendendo difficile una riduzione della pressione fiscale senza un intervento del governo centrale. La speranza ora è che lo Stato possa intervenire per alleviare il peso fiscale sui cittadini del Lazio.