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La regione italiana con più bocciati all'esame di guida

Perché in una regione italiana è così difficile ottenere la patente? Analizziamo i fattori che contribuiscono al primato delle bocciature.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

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Per molti giovani (e meno giovani) il momento dell’esame di guida è un vero e proprio rito di passaggio. Riuscire ad ottenere la patente di tipo B per la guida delle automobili è infatti un momento bellissimo, che rappresenta un passaggio di crescita e del proprio percorso verso il raggiungimento dell’indipendenza personale. Chiunque lo abbia fatto – o abbia amici e parenti che si sono cimentati con il fatidico momento – sa quali sono le difficoltà e le frustrazioni legate all’esame. In una regione d’Italia, tuttavia, le cose sembrano essere più complicate di così. Di quale stiamo parlando?

Qual è la regione d’Italia dove l’esame di guida è più difficile?

Sappiamo bene come funziona l’esame di guida. C’è prima una prova teorica – un quiz – e poi una prova pratica. La prima è un test di abilità e di conoscenza delle norme del codice della strada e del funzionamento basico di un autoveicolo. La seconda è invece un vero e proprio test di abilità: si dovrà dimostrare di essere in grado di guidare un veicolo e di saper effettuare determinate manovre, come la retromarcia e il parcheggio.

Fin qui nulla di strano: l’esame è uguale in tutta Italia. Ma la regione Campania è quella dove la percentuale di bocciature è decisamente più alta rispetto al resto del Paese. Cosa si nasconde dietro questo poco invidiabile record?

Perché in Campania l’esame di guida è più difficile?

La ragione del fatto che in Campania ci siano più bocciati all’esame di guida rispetto alle altre regioni rimane un mistero. E sicuramente si tratta di un dato legato a più fattori.

La Campania vede infatti una maggiore concentrazione di popolazione nella città di Napoli e nel suo hinterland, dove il traffico è spesso decisamente intenso e la viabilità rappresenta quindi un’ulteriore sfida rispetto a quella già ostica di guidare un veicolo per un conducente alle prime armi. Aumentando di fatto le condizioni di stress – già alte – degli esaminandi.

Non è un segreto che lo stress possa influire pesantemente sulle performance degli aspiranti automobilisti. Affrontare la prova pratica richiede concentrazione e sicurezza e il traffico e i comportamenti spesso imprevedibili degli altri conducenti diventano un ostacolo ulteriore. Non che in altre zone d’Italia non si verifichi la stessa cosa. Ma il dato per coloro che vogliono prendere la patente parla chiaro: sentendosi sotto pressione, anche i più preparati possono commettere errori grossolani nel momento in cui vogliono dimostrare le proprie abilità di guida.

Tra le province, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra a Caserta (42,2%); seguono Napoli (39,4%), Avellino (39,2%), Salerno (38,5%) e Benevento (34,9%). Un dato che conferma le difficoltà.

La questione, per tanti versi, resa un mistero. Anche perché le altre regioni con la più alta percentuale di bocciature sono il Lazio, la Toscana e il Trentino Alto-Adige. Se per la prima possiamo fare un discorso simile a Napoli – e forse anche più complesso – per quello che riguarda il traffico e la viabilità di Roma (e per la Toscana possiamo pensare a Firenze), il discorso non sembra applicarsi al Trentino-Alto Adige.

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