Era il 15 aprile 2010 quando ci lasciava Raimondo Vianello, icona di una televisione che ha cambiato il costume del nostro Paese. Con la sua ironia ed eleganza dallo stile british, l’attore ha fatto la storia del piccolo schermo insieme alla moglie Sandra Mondaini, scomparsa a pochi mesi dal coniuge. Uniti nella vita come nella morte, verrebbe da dire.
Mediaset, per anni casa dei due grandi artisti, ricorda la coppia con un day-time interamente dedicato all’indimenticata Casa Vianello, la sit-com che ha divertito un’intera generazione. Mercoledì 15 aprile, dalle 14.45, la rete manda in onda tre storici episodi della serie.
Si parte con Sandra come Harry Potter (2005), puntata della stagione quindici in cui la Mondaini prende spunto dalle magie di Hogwarts per trasformare il marito. Il tentativo è quello di rendere Raimondo un marito perfetto, amorevole, premuroso e innamorato come negli anni della giovinezza. Ci riuscirà, almeno per un po’?
Quindi, il secondo episodio si intitola Calciatori anonimi (2005) nel quale si racconta tutta la passione di Vianello per il calcio e le belle donne, meglio se giovani. Proprio la debolezza sportiva è ciò che si cerca di curare in Raimondo, che a dispetto delle intenzioni, diventa un tifoso sempre più sfegatato sino a comportarsi come un hooligan.
Infine, ultimo appuntamento del pomeriggio per Casa Vianello con Dolce dormire, tra gli ultimi episodi della sedicesima stagione girata tra il 2006 e il 2007. In questo episodio la coppia Sandra e Raimondo è alle prese con un difetto: quello di russare la notte. I coniugi si accusano l’un l’altro, ma la verità è un’altra: è, infatti, la mitica tata a disturbare il sonno dei due protagonisti. Che cosa si inventeranno i due padroni di casa, durante la ristrutturazione dell’appartamento, per superare questo problema?