Un gruppo di ragazzi dovrà misurarsi con le rigide e ferree regole comportamentali del 1968: è questo infatti l’anno scelto per l’ambientazione de “Il Collegio 3“.
La terza edizione del docu-reality avrà inizio il 12 febbraio su Rai 2, e vedrà 9 ragazzi e 9 ragazze varcare le mura del severo Collegio Convitto di Celana, a Caprino Bergamasco. Come in una sorta di viaggio nel tempo, gli allievi dovranno dire addio a smartphone e tablet per rituffarsi nel 1968, anno significativo e ricco di cambiamenti. Tra gli studenti chiamati a compiere questa difficile impresa, c’è anche Esteban Frigerio, 15enne che vive a Como e frequenta il secondo anno del Liceo artistico.
Esteban si descrive come un ragazzo che ama rifugiarsi tra i pensieri e riflettere su cose profonde. Il luogo in cui trascorre la maggior parte del suo tempo è il tetto di casa, perché, spiega « è un posto magico che mi fa sentire libero e piccolo allo stesso tempo». Anche i suoi genitori lo definiscono come un ragazzo dalla mente aperta e curiosa e con una sensibilità particolare.
La passione più grande del 15enne è però il disegno, che ha influito anche sulla sua scelta scolastica: «Quando disegno mi stacco da tutto quello che succede» dichiara lui. E sua madre conferma: «Disegnare per Esteban è una valvola di sfogo. È un momento in cui si sente libero. Si porta sempre dietro il suo quadernetto di disegno a scuola e lo apre mentre ascolta il professore che spiega».
Idealista e sensibile, Esteban ha spiegato durante il provino che per migliorare il mondo abolirebbe l’utilizzo dei soldi, o almeno non li renderebbe il valore principale della società. Quando però gli viene chiesto per cosa scenderebbe a manifestare in piazza, risponde senza esitazione: «Per il cibo, nel caso mancasse. Ma anche per la felicità. Per qualcosa che tenga uniti tutti e li faccia rimanere felici».
Cosa spera di trovare durante l’esperienza al Collegio? «Degli amici veri. Se dico una ragazza poi diventa imbarazzante». Ma come dimostrano le edizione passate del programma Rai, tra le mura del convitto ci può essere spazio anche per l’amore. E chissà che non sia proprio il caso di Esteban.